USS Genesis: l’equipaggio dentro l'ammiraglia della 22° Flotta
Intervista con il Capitano O'Brien: una donna dalle molte contraddizioni, tutte virtuose
Ormai, dopo aver visitato l’ammiragliato per il mio precedente articolo, sembra che io stia tornando a tutti gli effetti a fare parte della flotta come nella mia giovinezza. Infatti Il giorno 10.05.2270, ho avuto il grande onore di essere accolto in seno all’ammiraglia della 22esima Flotta, la USS Genesis, che a detta del mio ospite il capitano O’Brien è anche la nave più veloce in assoluto attualmente in servizio.
Il capitano, evidentemente un'Orioniana DOC dalla bellezza incommensurabile che potrebbe far innamorare chiunque senza l’ausilio dei feromoni, si dimostra donna forte e caparbia, ma allo stesso tempo dolce ed ospitale: non mi nega mai un sorriso o una battuta, non lesina ospitalità al sottoscritto, che tratta da pari, e gestisce il suo equipaggio con l’affetto e la benevolenza di una madre, piuttosto che col timore che il grado potrebbe suscitare.
Il Capitano O'Brien in un'immagine di repertorio
Non si sa molto della sua nascita o di come sia arrivata su Sol III in una casa famiglia di Cork dove passerà i primi sei anni sulla Terra. Non esistono documenti in tal senso, se non i registri della casa famiglia, o quantomeno, non sono alla nostra portata.
Si sa invece, dalle cronache giornalistiche dell’epoca, che all’età di circa otto anni viene adottata da un politico locale ai tempi accusato di xenofobia e in fase di declino della sua carriera politica, e dalla sua compagna docente universitaria di fisica.
Cresce nell’agiatezza, ma il fatto non la esime dall’avere problemi con la legge, all’età di 16 anni viene arrestata: non è stato facile per i miei collaboratori scovare una denuncia poi archiviata per disturbo della quiete pubblica datata 17/03/2262.
Ma come l’araba fenice rinasce dalle sue ceneri, e i sani principi morali hanno il sopravvento in lei. Infatti, alla mia domanda su cosa l’abbia portata nella flotta, risponde testualmente: “
direi il desiderio di poter cambiare le cose in meglio, di poter fare la differenza in situazioni difficili... e anche il desiderio, più egoistico, di provare a me stessa e agli altri di essere in grado di essere un buon ufficiale”. Come leggete solo il desiderio di dare il meglio di se guida questa donna straordinaria, che se anche è incappata in alcuni scivoloni, ha sempre tenuto lo sguardo fisso sul suo obbiettivo di vita.
Cadetto dalla buone capacita, conserva ancora per un po' a inizio carriera l’indole insolente che smusserà con gli anni di impeccabile e fruttifero servizio in seno alla sezione sicurezza. Carriera sviluppata interamente sulla USS Genesis, dove scalerà la catena di comando persino con una promozione sul campo, fatto alquanto raro, il che la dice lunga sulle capacita operative della nostra ospite che andrà ricoprire quasi tutti i ruoli della SIC fino a comandare la sezione.
Che dire di più su questa fantastica creatura?? É sicuramente una moglie devota e una madre premurosa. Infatti mentre la intervistavo è riuscita a esprimere un pensiero anche alla famiglia senza che io gli e lo chiedessi … “
ho un marito meraviglioso e due bambine bellissime che mi aspettano sulla Terra... e che per la maggior parte dell'anno posso vedere solo attraverso uno schermo... ma... l'idea di lasciare questo equipaggio a correre rischi senza di me non riesco proprio a farmela piacere” ma e soprattutto, come potete leggere, donna forte della flotta, che sta di guardia su di un metaforico muro poiché noi possiamo vivere la nostra vita sereni.
Concludendo, Il capitano Valerie O’Brien è si donna dalle mille contraddizioni: venuta dal nulla in una famiglia agiata, ribelle da giovane e integerrima poi, dura coi nemici ma materna con i sottoposti, madre e moglie devota ma lavoratrice che sacrifica tutto per la federazione.
Ma tutte contraddizioni positive.
O’Brien è l’incarnazione del sogno federale, la dimostrazione che non importa da dove veniamo e quale sia il nostro background, se ci impegnato al massimo con tutti noi stessi possiamo arrivare ovunque, anche al comando di un’ammiraglia della Flotta arrivando dal nulla.
T. Colombo