La USS Genesis pattuglierà il confine Klingon
La Flotta Stellare vara un nuovo vascello, oltre 100 cadetti in equipaggio.
TERRA, 13 ottobre 2262.
Sguardi sorpresi, a tratti intimoriti di fronte a tanta bellezza, stupore, emozione e paura per quello che li aspetta. Queste le sensazioni che trasparivano, a prima vista, dai volti dei numerosi cadetti riuniti per affrontare la loro esperienza di tirocinio attivo a bordo di una nave della Flotta stellare. Non un imbarco qualunque per accarezzare il sogno di vestire i panni da guardiamarina dopo quattro faticosi anni di sudore, fatica e sacrifici all'Accademia di San Francisco: gli aspiranti ufficiali infatti hanno potuto assistere al varo ufficiale di uno dei fiori all'occhiello della Flotta: la nave USS Genesis - NCC 1912, classe Excelsior, frutto di sforzi tecnologici impressionanti e che segue il varo e il duro impatto con la realtà dello spazio affrontato dall'ammiraglia, la USS Enterprise, in missione attiva ormai già da due anni.
Il timore reverenziale era quindi d'obbligo e le parole dell'ammiraglio T'Pol, comandante in capo della Flotta stellare, non hanno che aumentato questa sensazione nei giovani cadetti: "Niente come il servizio su una vera flotta stellare può fornirvi - ha detto T'Pol - quelle competenze ed esperienze che sono richieste e necessarie per la vostra carriera e il raggiungimento degli scopi della Federazione". Il rompete le righe della vulcaniana ha fatto seguito, poco dopo, all'assalto delle navette che hanno consentito ai cadetti di raggiungere la base stellare 1, penultima tappa prima di poter finalmente salire a bordo della Genesis, intravista dagli oblò degli shuttle e salutata con stupore, eccitazione e applausi da parte dei tirocinanti accademici. Ma prima dell'atteso primo passo all'interno del vascello fresco di "tinteggiatura" nei cantieri di Riverside, ci ha pensato l'ammiraglio De Waad a riportare l'attenzione sui doveri a cui l'equipaggio deve sottostare: "I confini della Federazione da qualche tempo ormai sono messi a dura prova da continue scorribande da parte di chi vede in cattiva luce - ha argomentato l'ammiraglio - il nostro operato vedendo minata la propria egemonia in questa parte di universo". Questo uno degli scopi della Genesis, chiamata, sotto il comando del capitano Lammergeier, a controllare e ad esplorare i confini "caldi" della Federazione.
La nave infatti è partita alla volta della base stellare K7, situata al confine con l'impero klingon, una delle aree più in fermento in questo ultimo periodo di tempo. A bordo, oltre a un nutrito numero di ufficiali preparati e precedentemente temprati in altri vascelli, anche un grande numero di cadetti, che, sicuramente, durante i primi giorni di viaggio supereranno lo stupore di essere a bordo di questa classe Excelsior per essere subito messi a dura prova per quello che è il loro ultimo ostacolo prima di ottenere gli agognati gradi di ufficiale della Flotta stellare. Riusciranno a non perdersi d'animo ed affrontare le incognite di un viaggio stellare, mai del tutto privo di avversità per la natura stessa dello spazio? La USS Genesis certamente è un vascello in grado di gestire situazioni complicate e di portare a termine le missioni a cui è stata assegnata. Non resta che augurare alla nave e al suo equipaggio il migliore in bocca al lupo che ci possa essere. O come si usava secoli fa sulla Terra per portare fortuna a chi partiva per mare e non si sapeva quando avrebbe fatto ritorno. Buon vento, USS Genesis NCC 1912.
John Boston