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Grande successo di pubblico per la 24 Ore di Saturno

Gli Orsi della USS Genesis protagonisti dell’inizio di stagione astromotoristica!

Le ultime due settimane hanno visto l’inizio della stagione astromotoristica, con la Corsa dei Quattro Settori, la Trimotori di Andoria e la 24 Ore di Saturno a fare d’anticipo all’inizio del campionato federale di Formula A il prossimo weekend.

Tutte e tre le classiche sono state un grande spettacolo per gli appassionati, tuttavia gli organizzatori della 24 Ore di Saturno, in collaborazione con la Flotta Stellare, sono riusciti a costruire il formato più entusiasmante, che ha saputo veramente mettere in mostra la varietà dello sport. Per i pochi che non hanno visto la diretta, dati gli ascolti astronomici registrati durante la gara, questo format innovativo metteva gli equipaggi di varie unità della Flotta gli uni contro gli altri, in una gara non solo di abilità al timone, ma anche di perizia ingegneristica.
Ai vari team è stata infatti data una settimana per convertire un trasporto truppe federale in una navetta da corsa ed i risultati hanno evidenziato i diversi stili dei loro piloti: alcuni hanno puntato sulla manovrabilità, altri sulle velocità di punta. Quello che però accomuna le tre squadre che hanno concluso la gara sul podio, sono i design robusti ed efficienti che hanno sempre segnato la storia della 24 Ore.

Sono stati i motori ed i sistemi riadattati da caccia federali, le cui specifiche purtroppo non sono disponibili al pubblico, a dare lo spunto vincente alla squadra dell’Ammiraglia della flotta: la USS Genesis. Ad assicurarne l’istallazione ed il funzionamento sono stati i tenenti Riley, Irving e Jones ed il guardiamarina Gloin, mentre a gestirli durante la gara sono stati il Comandante Gallagher, i guardiamarina Stojanovic e Winchester ed infine i cadetti Eriksson ed Hill – che esperienza per questi ragazzi che hanno appena lasciato le sale dell’Accademia!– che ci hanno regalato delle manovre emozionanti, sicuramente notate dai piloti professionisti!
La manovra più spettacolare della gara è quella che la Red Bear – così si chiamava la navetta dell’equipaggio della USS Genesis – ha effettuato subito dopo aver giocato sporco nei confronti della Lucky Number 13 – terza classificata – comportamento risultato in un giro di penalità attorno a Pan, la luna simbolo della gara. I commentatori, e probabilmente gli spettatori più esperti, si sono tenuti alle loro poltroncine vedendo che la navetta, invece di rallentare, cominciava quella che potremmo paragonare ad un drift attorno al satellite, seguendo una traiettoria perfetta per sfruttare l’effetto di fionda gravitazionale ed uscire affiancati alla navetta terza classificata. La cosa ha sicuramente dato da pensare al comitato di gara: che sia necessario fare un aggiustamento al regolamento?

Poco più tardi, a causa di un guasto alle bobine, la navetta in prima posizione è finita a portata dell’Orsa Rossa, che, in un finale al cardiopalma segnato da uno spettacolare incidente nella lotta per la terza posizione, riusciva all’ultimo momento a sorpassarla. Lo sforzo, però, comportava un guasto alla navetta della USS Genesis costringendola a mangiare palle di neve per i minuti che la separavano dalla fine della gara. Una vittoria di fortuna o attentamente calcolata? Dal modo in cui hanno condotto la gara, noi qui in redazione sportiva pensiamo che gli orsi e le orse della USS Genesis abbiano gestito la loro vettura con molta consapevolezza, riuscendo a sfruttarla fino all’ultima risorsa a loro disposizione.

Amici sportivi, fateci sapere cosa ne pensate nei commenti, seguiremo con voi il resto della stagione astromotoristica!

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