Aggressione mortale al Club 602
Gli inquirenti indagano su quanto accaduto nel noto club frequentato da personale della Flotta Stellare
Sol III, 11 febbraio 2271
E' un fatto di cronaca nera, oggi, a scuotere gli animi degli abitanti di San Francisco e a preoccupare gli abituali frequentatori del noto
Club 602, luogo di ritrovo prediletto da molti dei Cadetti dell'Accademia della Flotta stellare e non solo.
Nella nottata di ieri, attorno a mezzanotte, sembra si sia innescata una rissa, tra un gruppetto di giovani avventori e un paio di componenti di un gruppo musicale che stava intrattenendo i clienti del club.
Alcuni testimoni riferiscono che i ragazzi fossero in compagnia di due giovani orioniane e che proprio le due ragazze siano state la causa dell'aggressione ai danni dei due musicisti. Probabile che una delle due vittime abbia tentato un approccio con le orioniane, o forse che gli animi fossero già surriscaldati dall'alcol: di fatto, uno degli aggressori ha afferrato una bottiglia dal bancone e con quella ha picchiato violentemente entrambi i musicisti, uccidendone uno e ferendo l'altro.
La vittima è
Dylan Romano, 36 anni, già Ufficiale medico della Flotta Stellare a bordo della USS Genesis, ora in congedo, che si stava esibendo con il suo gruppo come sassofonista, mentre l'altro musicista ferito è
Michael Galloway, 32 anni, batterista di discreta fama nei locali della città.
L'aggressore, così come i suoi 3 compagni, un altro uomo e le due orioniane, ha fatto perdere le sue tracce subito dopo il fatto. Gli inquirenti sono alla loro ricerca e a quanto pare confidano di poterli rintracciare tutti entro breve tempo, data la disponibilità di molti testimoni e delle registrazioni di videosorveglianza del locale notturno.
Il Club è stato nel frattempo posto sotto sequestro dagli inquirenti per poter condurre tutti i rilievi del caso. In molti però esprimono preoccupazione per l'insolito avvenimento che va ben oltre le usuali sbruffonate dei frequentatori dell'Accademia o le esibizioni di ubriaco machismo nei confronti delle belle frequentatrici del locale. In giro per la città ci si chiede se non si tratti della punta di un iceberg fatto di sottili infiltrazioni di violenza e degrado, provenienti - a sentir parlare i cittadini - da un non ben precisato "fuori".
Di certo, ci si aspetta un incremento della sorveglianza e auspicabilmente un rapido ritorno alla ordinaria e più o meno tranquilla vita notturna cittadina.
Martha Jelly