Quando la terra soffriva di carestie
Dai sequenziatori proteici, ai sintetizzatori di cibo, l'evoluzione è a portata di mano
Terra, 20 ottobre 2262. Le carestie sono ormai un ricordo, abbiamo raggiunto altri pianeti fertili e coltivabili ed il problema delle carestie non è più contemplato tra le preoccupazioni delle Terra.
Grazie agli scambi ed agli accordi con gli altri pianeti della federazione possiamo dire che la fame è stata definitivamente debellata.
Abbiamo raggiunto il benessere grazie alla Federazione, ma se fossimo ancora "soli" nell'universo potremmo contare nell'evoluzione della tecnologica che, dal ventunesimo secolo ad oggi, ha fatto passi da giganti.
Lo sviluppo della scienza agraria ha permesso il corretto sfruttamento dei terreni, aumentando la produzione del 100% senza creare danni all'ecosistema terrestre e mantenendo i campi nello stato ottimale di fertilità. Anche gli allevamenti sono stati riorganizzati per una produzione sana ed eticamente corretta, ma ciò su cui la scienza sta impiegando le maggiori energie sono i sintetizzatori alimentari.
Nati per essere di supporto ai cuochi delle navi stellari e per rendere più facile il trasporto di sostanze nutritive solide nello spazio, i vecchi sequenziatori alimentari sono stati impegnati sin dall'epoca dei vascelli pre-federazione.
Ingombrati e di difficile programmazione sono stati presto sostituiti dai sintetizzatori alimentari in grado di riprodurre molti più alimenti con il vantaggio di un minore impegno energetico.
Sebbene la loro programmazione sia ancora limitata ad opera di ingegneri specializzati, ad oggi i sintetizzatori sono largamente impegnati sia sui vascelli che sulle installazioni federali, ovvero là dove il rifornimento di cibo naturale è ostacolato da motivi ambientali e di distanza.
Dai rapporti stilati dai medici della Flotta Stellare si è potuto analizzare l'apporto nutrizionale dei prodotti sintetici. I risultati a cui si è giunti indicano che con una programmazione ideale e variegata l'apporto proteico e vitaminico è pari a quello derivante da una sana alimentazione con i cibi naturali.
L'unico problema riscontrato è lo stato di frustrazione insorto in molti dei casi analizzati dovuto al sapore dei cibi sintetici che di gran lunga inferiore rispetto a quello dei cibi naturali.
Potrebbe sembrare un problema di poca importanza, ma gli stessi medici fanno notare come tale stato influisca sullo stato emotivo e come possa sbilanciare l'alimentazione, in quanto il commensale tenderebbe a richiedere il prodotto sintentico che trova maggiormente di proprio gusto, piuttosto che variare con gli altri piatti programmati.
Prima della catastrofe Vulcan, l'Accademia delle Scienze e la Flotta stellare avevano impegnato ingenti risorse per ovviare al problema, ma le ricerche si sono dovute fermare,
La ripresa dello sviluppo tecnologico dei sintetizzatori ripartirà a breve, nel frattempo la Flotta Stellare ha dotato i propri sintetizzatori di programmi alimentari limitati, di solo supporto alle cucine delle proprie installazione e consiglia a tutte le navi (sia della propria flotta, che le navi private ed i cargo) di bilanciare l'apporto sintetico con quello naturale e di provvedere a periodici rifornimenti.
"Arriverà un giorno - auspica il responsabile della ricerca, Tenente Comandante Emile de la Suerte, - in cui potremmo utilizzare i sintetizzatori di facile programmazione, che riusciranno a replicare in maniera adeguata i nostri alimenti e, soprattutto, con un minor dispendio di energia, ma fino ad allora sconsigliamo, ai membri della Flotta, di utilizzare indiscriminatamente i sintetizzatori, sia per quanto riguarda il loro benessere psicofisico sia per l'economia delle nostre installazioni."
Huan Hu