Vulcano il mondo che non c'è più
Prime operazioni di recupero e salvataggio su Vulcano: la Forza di Difesa Vulcaniana in prima linea
Terra - 2258. Sono recenti i rapporti inviati alla redazione da parte dell'ufficio pubbliche relazioni della Flotta Stellare riguardanti le operazioni di soccorso che in queste ore sono state avviate nella zona di Vulcano e area limitrofa, da parte di una task force straordinaria allestita dalla Flotta, per far fronte all'immane disastro che ha sconvolto il sistema di 40 Eridani e la Federazione intera.
Otto capitani sono stati inviati sul posto, ad attenderli quel che rimane della flotta di difesa vulcaniana, che ben poco ha potuto contro la catastrofe, ma che ora sta attivamente collaborando con i colleghi della Flotta per dare rifugio ai superstiti.
I bollettini delle vittime sono sconfinati, la tragedia non sembra aver fine, pressapoco nessuna nave nell'orbita di Vulcano è sopravvissuta alla deflagrazione del pianeta, ma tutto ciò comunque non è bastato per fermare i la Flotta ed i Vulcaniani che ora si stanno impegnando per salvare tutto ciò che è salvabile.
In particolare è doveroso menzionare i superstiti della flotta vulcaniana, che per primi sono accorsi sul luogo del disastro andando contro ogni rischio di effetti collaterali ai vascelli: sei sono le navi rimaste (di cui due da guerra) di quella che un tempo era una delle flotte meglio equipaggiata della Federazione e che invece ora sono stracolme di profughi provenienti dal distrutto Vulcano.
Il coraggio, il senso del dovere, la pietà e il sangue freddo degli ufficiali vulcaniani è d'esempio per tutta la Federazione Unita dei Pianeti: essi sono tra i più alti rappresentanti di un popolo piegato, ma che non accenna a spezzarsi, ultimi discendenti di una secolare tradizione militare e di esploratori, un'istituzione che ha ispirato la stessa Flotta Stellare.
Il Centurione Terak, comandante della V.D.F. Surak (vascello da guerra e primo della classe Surak) ha comunicato pubblicamente i bollettini e ha rivolto personalmente un appello ai superstiti: "Questo è un momento buio per il popolo Vulcaniano e per l'intera Federazione, abbiamo perso tutti quanti almeno in parte le nostre famiglie, abbiamo perso la nostra patria, le nostre case, ma questi eventi non segneranno l'ultimo capitolo della nostra storia: la nostra cultura, la nostra scienza, il nostro stile di vita, la nostra logica e tutto quel che siamo sopravviverà ancora a lungo in noi stessi e nei nostri discendenti. Siamo rimasti in pochi, ma da pochi ne rinasceranno molti e dalle ceneri di un popolo sorgerà di nuovo la nostra alta civiltà."
I Quadranti Alfa e Beta sono ora riuniti in cordoglio e in solidarietà verso il popolo vulcaniano.
Richard Spencer