DIARIO PERSONALE DI GEORGIANA GILLESBIE
Data Stellare 05.11.2264
05/11/2264 h 02.00
Genesis, Ufficio Ponte 8
Attraccati alla SB 24
"Ancora lacrime, lacrime di una donna. E le mie. Grida di più donne. E´ Insopportabile, non posso fare nulla, sono il niente nel niente. E´ come se improvvisamente fossi stata privata del libero arbitrio, della possibilità di scegliere per me stessa, di scegliere il mio destino. Continuo a ripetere i versi, per non perdere la ragione. Mi abbandono all´oblio dei sensi per non perdere l´anima. E poi mi risveglio, urla ovunque. Ma Sono sola, Mi sento sola! Non ci sono loro con me. Ho paura. Non riesco a parlare, mi sento soffocare. Sola, Eppure intorno a me volti, corpi. Ma non sono che ammassi di carne. Di nuovo ho la percezione del forte odore di sangue. E dentro di me solo Emozioni primitive. Rabbia, una rabbia viscerale e Paura. Paura di perdermi in quell´odio che sento crescere forte. Voglio uscire, voglio vedere la luce. E´ una luce forte che mi cattura, mi imprigiona. E poi due braccia forti che mi tengono stretta.
Ed è tra le braccia di Rupert che mi sono svegliata. Forse è stato il suo abbraccio ad interrompere il sogno, ma come se non ci fosse soluzione di continuità tra sogno e realtà.
E mi ha tenuto a lungo così in silenzio, con quei piccoli baci sulla fronte che mi fanno sentire piccola... protetta. Al sicuro.
Ed è qualcosa che non ho mai provato. Sentirmi vulnerabile e lasciare che qualcuno si occupi di me, affidarmi a qualcun altro che non sia io.
Sono sempre più sicura che c´entra "Altrove", quel posto dove siamo stati in quei sette giorni di Blackout.
Non che mi dispiaccia questa sensazione nuova che provo quando siamo insieme... ma è legata a qualcosa di più profondo che non riesco a catturare razionalmente.
Sono passati tanti giorni dall´ultima volta che ho scritto ed ogni notte quasi regolarmente, si presentano gli incubi, più o meno tutti con la stessa connotazione... e poi la realtà del risveglio.
Non è stata sempre piacevole come questa volta.
Per qualche giorno abbiamo smesso di vederci. Pochi giorni in realtà, ma mi sono sembrati un´enormità, per tutto quello che mi accadeva intorno ma anche per quest´altra novità : sentire la sua mancanza.
Non voglio dare un senso diverso a ciò che sento, da ciò che realmente è. Non voglio imprigionare tutto in una definizione, ma sono troppo abituata a dare un nome alle emozioni, a ciò che mi accade. Ma lo voglio tenere ancora lì, Solo per me, ancora per un po´.
Lasciare che i sentimenti abbiano il sopravvento, che offuschino la ragione, quì diventa assolutamente pericoloso. Viviamo situazioni sempre di alta tensione emotiva, con un margine di imprevedibilità molto più ampio del normale e non possiamo lasciarci gestire dai momenti.
Tuttavia è proprio l´imprevedibilità della nostra vita su una nave stellare, la consapevolezza del senso effimero del tempo, che mi fa pensare che forse non ha senso privarsi del tutto della possibilità di vivere la vita al massimo, senza pormi delle restrizioni, senza chiedere troppo tempo al tempo.
Dicevo... per qualche giorno avevamo smesso di vederci, era troppo difficile stare vicini e non incappare in atteggiamenti che sarebbero stati traditori. Il trasferimento alla SB non ha reso migliore la cosa, anzi. Non abbiamo il rifugio sicuro del suo alloggio... ma poi qualcosa è cambiato, due giorni fa.
Il 2 novembre mi hanno promosso. 49 giorni. In ritardo giusto di quel tempo che mi ha rubato l´anomalia.
Ma non era questo il punto importante. La promozione significa non doversi più nascondere. Ma significa anche situazioni un po´ imbarazzanti come ritrovarsi insieme ad i miei amici con una persona al mio fianco.
Ma il test è stato superato.
Mi ha chiesto di condividere l´alloggio. Faremo richiesta. Io credo... di essere uscita di senno!!!
Ci sono una moltitudine di cose che potrebbero rendere la coabitazione qualcosa di complicato e difficile da gestire, ma non me ne viene in mente nemmeno una che mi faccia venire voglia di rinunciare a questa opportunità. Sto facendo esattamente il contrario di quello che razionalmente avrei consigliato a chiunque altro. Senza considerare il bisogno dei miei spazi vitali... ma appena questo pensiero mi ha sfiorato ho anche visto la soluzione a lato. L´altra me, non mi ha dato scampo! (e non mi dispiace, questa è la cosa inquietante!)
Di tutta la situazione dell´Anomalia ne ho parlato con Will in maniera più approfondita e siamo sulla stessa lunghezza d´onda. Gli ho spiegato la mia idea e insieme abbiamo pensato a come muoverci. Gregor non vuole sapere... preferisce non sapere.
Ho visto una certa reticenza anche in Riley e forse minima anche in Rupert. Forse la sua è più una cautela. Ma mi ha parlato delle sue sensazioni. Per lui è come per me. Sente rafforzato il nostro legame, senza poter dare una spiegazione.
Will... E´ stato lui il centro dei miei pensieri per qualche giorno.
E´ troppo lungo il discorso per poterne parlare ora...
Ho richiesto troppa pazienza a chi mi sta aspettando e ora non sarei lucida.
Posso solo dire, intanto, che ho questa consapevolezza:
La divisa da Guardiamarina mi sta d´incanto!
Georgiana Gillesbie