Diari Personali

Ogni personaggio del gioco può scrivere il proprio diario, puoi leggerlo e conoscere la sua crescita, ma ricordati che ON GAME non puoi sapere cosa ha scritto!

DIARIO PERSONALE DI GEORGIANA GILLESBIE

Data Stellare 07.10.2264

07/10/2264 h 14.50
USS Genesis, Ufficio Ponte 8
In Orbita alla Terra

Lo aveva incontrato per caso, davanti a quelle imponenti pietre che erano forse l´unico elemento di quel pianeta a richiamare alla mente il potere del tempo e della storia. A richiamare fortemente le loro radici, che così violentemente qualcuno voleva estirpare e lasciare che si perdessero come detriti nello spazio senza memoria. Era il luogo che preferiva di quella città, si fermava spesso in contemplazione di quel circolo di pietre e quello sconosciuto era comparso come un elemeno estraneo ad un panorama consueto «Possono essere molte le riflessioni di diverso tipo. Credo che essere circondata dalla bellezza e dall´imponenza del tempo, quasi eterno dal mio punto di vista, di queste pietre,mi faccia trovare la serenità e non c´è stato d´animo che possa soddisfare di più» è così che la dottoressa si pone di fronte quell´imponente spettacolo. Così con quello sguardo candido imparerà a guardare quell´uomo il cui volto doveva essere stato plasmato direttamente dalle dita di un dio, per quanto fosse perfetto. Una bellezza che poteva suscitare in lei la stessa serenità di un opera millenaria. Anche perchè in quegli occhi lei poteva leggere un´animo delicato anche se segnato dal dolore.
«Conoscere se stessi e riuscire ad essere fedeli al proprio essere senza farsi condizionare da chi ci sta intorno, dalla visione altrui, dalle aspettative altrui... beh non è semplice ma conferisce quell´equilibrio interiore che dona la serenità... che non per forza sottintende all´essere felici, chiaramente»
Lui le aveva risposto semplicemente, guardandola negli occhi «Non è semplice trovare un punto saldo quando tutto intorno muta di continuo, rapidamente e in maniera così...distorta. »


Credo di leggere esattamente questo: "cambiamento" nel disegno che Clarissa ha attaccato alla parete di recente. Io e lei non ci vediamo praticamente mai, forse lei fugge da me o io da lei in una perfetta sintonia di reciproche aspettative, ma quel campo di Papaveri mi ha fatto riflettere.
L´osservatore minuscolo, ma centrale di fronte alla meraviglia di qualcosa che muta sotto gli occhi, scosso dal vento, pur restando sempre uguale. E ci si sente minuscoli... proprio come Geily davanti Stonehenge. Impotenti, impauriti... talvolta angosciati. Solo molto difficilmente sereni.
Io la comprendo "la dottoressa", ma è un percorso lungo e difficile quell´equilibrio interiore di cui parla. Un percorso che ho cominciato da molti anni, ma la cui meta è ancora molto lontana. Tuttavia mi accorgo che il mio centro è sempre più stabile e che riesco a tornare in equilibrio molto più velocemente che all´inizio del mio viaggio. E´ come riuscire ad essere seduti proprio lì, al centro di se stessi.

E detto questo... già, detto questo, forse posso farmi qualche concessione ogni tanto, forse posso anche concedermi una piccola tempesta senza temere che tutto crolli. Forse.

PS: Ho parlato con Will di quella questione di Gregor. Mi ha dato qualche elemento di riflessione ulteriore.
In ogni caso è una mia "responsabilità"

Georgiana Gillesbie

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