Diari Personali

Ogni personaggio del gioco può scrivere il proprio diario, puoi leggerlo e conoscere la sua crescita, ma ricordati che ON GAME non puoi sapere cosa ha scritto!

DIARIO PERSONALE DI ELAINA TAREV

Data Stellare 04.05.2264

Inizio registrazione audio video

(Elaina è seduta alla scrivania con un d-note in mano, si sta apprestando a leggere) La posizione del corpo rispetto all’avversario è fondamentale: dare un pugno, restando praticamente frontali all’avversario non è la stessa cosa che darglielo mentre si sta in semi laterale o in totalmente laterale. Dare un pugno in frontale, da come vantaggio la velocità: il pugno arriva subito. Dare un pugno in laterale da massima forza, perché il pugno acquista forza per l’inerzia del corpo che lo spinge: più sarà lontano dall’obiettivo più sarà forte, ma come è ovvio, sarà più lento. La posizione ideale quindi, del corpo è quella semi laterale. Fare un calcolo o dare un’angolazione precisa sarebbe comunque intuile oltreché pretenzioso. L’importante è che abbiate una buona visuale della testa, che trovandovi quindi in semi laterale, sarà leggermente ruotata verso destra o sinistra, a seconda di dove è l’avversario. Tente le gambe larghe e anche i piedi leggermente larghi, basta che abbiate appoggio stabile. Se vi spingete, ma avete comunque un appoggio non preciso, non avrete forza né equilibrio e il vostro tentativo potrebber risolversi in maniera alquanto buffo. Tenete sempre una gamba leggermente avanzata e colpite in funzione di questa, come leggerete più avanti. (fa una piccola pausa) Si, tutto bellissimo eh.. non metto in dubbio, ma non è che mettere le gambe in un modo o in un altro abbia particolarmente influito sulle pie performance, sempre a vuoto sono andata!!! (riprende a leggere con calma) Spesso viene detto che non è importante come viene messa la mano. Non è vero questo, e, anzi, il modo in cui la mano viene sistemata è molto importante perché permette di non farsi male alle dita e di raggiungere con maggior efficacia l’obiettivo. Non tenete il pollice all’interno del pugno, come si dice talvolta. Se il colpo è violento, potreste farvi davvero male. Meglio tenerlo raccolto all’esterno della mano. Mentre le dita devono comporre una parte molto omogenea, sulle nocche. Insomma, create un piatto uniforme, con mignolo, indice, medio e anulare. (si osserva la mano chiusa a pugno) E fin lì, tutto semplice.. (fa una piccola pausa per poi rimettersi a leggere) Quando sferrate il copo, dovrete decidere quale mano usare. Se usate la mano corrispondente alla gamba che avete avanzata, dovrete fare forza su questa, senza sbilanciarvi: non superatela mani troppo, perché se perdete l’equilibrio non riuscirete a fare niente. Se invece usate la mano opposta ricordate di effettuare una leggera rotazione sui talloni per poter essere più efficaci e avere più forza dato lo slancio. Non c’è preferenzialità, tutto dipende da come sentite più vostro il colpo. Altra cosa importante è la direzione: non mirate mai in basso dall’alto. Colpite dritto in fronte a voi e sopratutto mai con le articoloazioni, ma con le nocche, per non farvi male inutilmente. (fa uno sbuffo per poi prendere un altro d-note) Passiamo a vedere come migliorare la velocità.. (riprende a leggere con calma) Per quanto possa essere logico che la velocità risulti influenzata da alcuni fattori, in pochi sospettano che questi ultimi siano davvero molti; esistono fattori determinati dalle doti, dallo sviluppo e dall´apprendimento del soggetto. Tra queste ricordiamo età, sesso, caratteristiche antropometriche, costituzione, tecnica e socializzazione. Altri fattori sono di tipo cognitivo sensoriale e psichico: concentrazione, elaborazione mentale, motivazione e forza di volontà, esperienza e capacità di anticipazione, forza mentale e capacità di apprendimento. Non mancano poi i fattori di natura propriamente NERVOSA: reclutamento e frequenza degli impulsi motori, alternazione tra eccitazione ed inibizione del sistema nervoso, co-attivazione, velocità di conduzione nervosa, pre-attivazione nervosa, attivazione riflessa, pattern di attivazione neuromuscolare, neurobiochimica. In ultimo, ma non da meno, i fattori tendineo-muscolari: distribuzione e tipi di fibre muscolari, sezione muscolare, velocità di contrazione, elasticità muscolare e tendinea, allungabilità, lunghezza dei muscoli e leve di forza, trasformazione energetica e temperatura del muscolo. (scuote per un attimo il capo) No, onestamente non mi pare di grande aiuto.. (riprende a leggere con calma) Come appena citato, uno dei fattori determinanti alla prestazione di velocità è rappresentato dalla consistenza delle riserve energetiche di ATP e creatin-fosfato. L´ATP è una riserva minima, quindi poco incisiva. Al contrario, la CP è una molecola potenzialmente incrementabile nel muscolo. Essa aumenta di concentrazione in seguito a stimolo allenante e alimentazione (la creatina è contenuta nella carne). Nel caso in cui il soggetto si dimostri predisposto all´assorbimento ed alla metabolizzazione della creatina esogena, l´integrazione alimentare potrebbe rivelarsi utile al miglioramento della prestazione, ma in caso contrario la supplementazione non avrebbe alcun peso se non quello di qualunque placebo con inutile sovraccarico renale. (fa una smorfia mettendosi a riflettere) Migliorare le prestazioni con l´uso di integratori? Non lo so, temo che se lo chiedessi a Mark potrebbe pelarmi e mettermi sotto sale, forse non era proprio questo che intendevo.. (riprende a leggere con calma) I principi metodologici dell´allenamento della velocità sono molti.. innanzitutto, è essenziale che l´atleta risulti più fresco e riposato possibile. (scoppia a ridere) Si, se dico a Mark che limito il mio lavoro in infermeria per potermi allenare a dare pugni alla gente è sicuro che mi dice va bene.. ma sicuro, mi dice ok e poi mi affibia i doppi turni da qui all´eternità e ritorno (riprende a leggere con calma) E´ poi anche essenziale applicare sempre il massimo dell´intensità d´allenamento (con recuperi molto ampi) per massimo due sessioni settimanali.. evitare di standardizzare le condizioni ambientali in modo da non indurre "un´abitudine" che potrebbe rivelarsi limitante in gara e sfruttare sempre la specificità del movimento. E´ opportuno ricordare di applicare un´intensità massimale solo in seguito al raggiungimento della completezza tecnica, in caso contrario, sarebbe consigliabile ridurre la velocità di esecuzione. (scuote per un attimo il capo) Non sono certa che tutto questo mi sia utile (sbuffa nuovamente) La vedo dura!

Fine regitrazione

Data di nascita:  
Origine:  
Assegnazione:
Incarico:  

Altri diari