DIARIO DI ALEXANDER DORMER
Data Stellare 07.09.2271
Tutto sbagliato
Io, loro, gli altri, tutto
Ho sbagliato io, ad alzare i toni.
È sbagliato il modo di condurre le riunioni, sempre. Serve un arbitro, uno che scandisca gli interventi per non sovrastarsi l´un l´altro
È sbagliato che a gestire una situazione così delicata e controversa ci sia del personale così giovane. Siamo senza una vera guida.
E poi è sbagliato aver così tanti sassolini nella scarpa da obbligare la starnazzante del giorno a vomitarti addosso rabbia repressa e rancori vecchi e sconosciuti. Fa´ strano possa aver così tante cose da rievocare, ci avrò parlato forse quattro volte, ma tant´è. Io non conosco il loro settore, e non sto a metter becco o giudicare perché sbaglierei. Lei forse conosce il mio di settore.
Sono amareggiato dall´aver mancato di rispetto a Reg e a John. Non per i loro gradi, quelli non li ho messi in discussione; quando mi hanno ordinato di sedere, di tacere, malgrado tutto l´ho fatto. Sono sconfortato dalla loro noncuranza dell´opinione altrui, dalla loro gestione candida delle situazioni.
Tutto deve andar bene; perché mai qualcosa dovrebbe andar male... perché mai l´alleato momentaneo dovrebbe aver secondi fini?
Pare quasi mi debba sentire in difetto per la mia diffidenza, perché sono paranoico, perché cerco di anticipare cosa potrebbe andar male.
Oh si, mi sento in colpa. Ma non per la mia paranoia professionale, non per stare sul Cul* ad una perfetta sconosciuta.
Ho aiutato ad aumentare la cappa scura che aleggia sulla sezione, si.
Ma mi sento in colpa con John e reg. Perché pur non volendo, pur non avendo quello scopo, ho mancato di rispetto all´uomo che amo e all´amico a cui voglio bene.
Ho chiesto alla Jones di poter fare un passo indietro; non vuole ma è un argomento delicato.
Ho usato l´amica Helsie per fare il punto.
Mi ha chiesto tre cose che vorrei subito.
Dormire, lasciare questa nave, essere corrisposto.
La sua ricetta è prendermi ciò che voglio.
Mi sono ripromesso di non far sentire nessuno all´angolo, ne di farlo sentire troppo vincolato.
Helsie dice che a lasciare i cavalli troppo liberi si rischia non tornino a casa.
Ha ragione. Ma ora come non ho la forza di impormi. E poi la strada in un´occasione è già stata smarrita.....
Sembra mi stia un po´ evitando da qualche giorno, è scavato, magro , spento. Quando ci siamo visti gli ho fatto presente che si vedeva la sua stanchezza, non ha voluto affrontare l´argomento.
Sono preoccupato, e avrei desiderato sentirmi coinvolto nei suoi pensieri...ma così non è.
Dopo ieri sera sicuramente sarà peggio.
Dovrei essere un supporto per lui; un porto franco dove tornare finito il lavoro. Invece sono fonte di ulteriori pensieri e stress, e non lo accetto.
Un passo indietro.
Io divido benissimo vita professionale da quella privata, via la divisa Alex vuole bene a reg ed è innamorato di john. Alex potrebbe serenamente passare la serata con loro senza pensare alla discussione avuta qualche ora prima. Quello è lavoro, e se c´è qualcosa che la polizia londinese mi ha ben inculcato, è che via la divisa , Alex è un uomo e vive di amici, di scorribande e sentimenti.
Ma non posso imporre il mio modo di vivere a nessuno e non siamo tutti uguali.
Ho detto alla Jones che chiederò il supporto dello psicologo di bordo e di helsie; mi ha dato delle ore di break per ricompormi. Al momento non credo bastino.