Ogni personaggio del gioco può scrivere il proprio diario, puoi leggerlo e conoscere la sua crescita, ma ricordati che ON GAME non puoi sapere cosa ha scritto!
DIARIO DI XANA GRAY
Data Stellare 07.04.2271
Doveva essere solo un festeggiamento per commemorare il primo contatto
Invece si è trasformata in una tragedia
Hanno attentato alla vita del presiderne Andrews, ferendo il comandante Winchester, il tenente Lincoln, Kety...e chissà quanti altri in mezzo ad una folla impazzita.
Il tenent Altman non capisce che nel suo stato correre rischi inutili è deletereo
E il Cadetto Ward e il sottufficiale Carboni ci metteranno molto a riprendersi dallo chock.
Avevo percepito delle strane intenzioni in quei cinque uomini, ho seguito attentamente il tente T´Paanik e il tenente Jones, ho cercato di far loro capire la stranezza che percepivo, ma eravamo distanti e il nostro è stata per lo più gioco di sguardi. Hanno comunque agito nel modo in cui mi aspettavo, sono intervenute, hanno nautralizzato la maggior parte di loro, ma non tutti.
Al primo colpo di phaser disgregante è scoppiato il caos
La folla stessa è diventata il principale problema, la principale causa di feriti
Ho cercato di proteggere il cadetto Ward e il sottufficiale Carboni, ma anche se abbiamo inziato a muoverci tutte e tre abbracciate per evitare di cadere, abbiamo preso molti colpi
Il primo pensiero che mi ha attravesato la mente non è stato per me o per gli altri presenti, no, è stato per Ksenjia "per fortuna non sei qui"
Ho lasciato le due al sicuro tra le fila delle squadre mediche e sono corsa a dare aiuto
Sul palco Nathan era a terra ferito, ma vigile, il vulcaniano accanto a lui invece era molto critico quindi ho cercato di stabilizzarlo
Avere diversi codici rossi per le mani con il teletrasporto inibito è stato difficile; sapere che dovevano essere operatie non avere né gli strumenti né la posisbilità per farlo è stato castrante
Quando tutto si è calmato e finalmente il teletrasporto è stato attivato, sono tornata dal cadetto e dal sottufficale.
Erano cosi scosse che non riuscivano a stare in piedi, eppure, nonostante tutto, si sono adoperate entrambe per dare supporto ai feriti.
Le ho riportate negli alloggi sorreggendole
Solo quando ho raggiunto il mio edificio mi sono permessa di cedere anche io.
Ho mollato la diga e tutte le emozioni mi hanno attraversata come una serie di pali tra le costole
Mi sono appoggiata alla parete del blocco E con le mani, per riprendere fiato e razionici, ma quando mi sono risollevata ho notato l´impronta delle mie mani, sul muro candido.
Un´improta di sangue vulcaniano
Poteva essere una strage
Mi chiedo ancora, ora che tutto è finito, cosa avrei fatto se avessi saputo Ksenjia nel mezzo della folla impazzita...
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