DIARIO DI XANA GRAY
Data Stellare 29.01.2271
Equilibrio
Ksenjia si è lasciata andare
Ha lasciato che una crepa del suo muro difensivo si allargasse abbastanza perché potessi passarci in mezzo
Lei mi ha fatto entrare, ed io sono entrata, in punta dei piedi, in modo delicato e rispettoso, anche se credo di aver lasciato impronte profonde.
Al tempo stesso ho spalancato una porta verso di me, in cui lei si è affacciata, ha sostato sulla soglia per un po´, e poi è uscita: non importa che sia uscita, ora conosce la strada, e da tempo ha le chiavi per accedere, l´importante è che sappia di poterlo fare, quando vorrà.
E´ stato appagante, emotivamente e fisicamente.
Dolce e passionale. Pieno delle contraddizioni che contraddistinguono entrambe, ma ben dosate, nei giusti momenti. Ogni casella nel luogo a lei assegnato, ogni pezzo di puzle nell´incastro giusto
Tuttavia a questi momenti così piacevoli, sono corrisposti atrettanti momenti di dispiacere, con Kety
Le ho fatto male.
Mi sono fidata della sua convinzione, priva dell´esperienza di cui avrei necessitato con la specie umana, ma ho sbagliato, avrei dovuto seguire l´istinto.
Lei sa, ciò che è accaduto, perché ho voluto condividerlo, e credevo che questa condivisione fosse un passo giusto verso un rafforzamento del nostro rapporto, invece lo ha minato nelle fondamenta.
La sento vacillare ora dopo ora, e sebbene non voglia parlarmene, il suo silenzio è inutile perché il legame che c´è tra noi non ha bisogno di parole pronunciate.
C´è una ragione che non mi spiega per cui teme più Ksenjia che non Valerie.
L´equilibrio è un filo sottile su un oceano di incertezze, in cui mi muovo cautamente.
Non voglio fare male, né stare male. Ma non fare nulla non è il modo migliore per superare la difficoltà, non lo è mai stato.
Cercherò di imparare dal vento a sussurrare alle nubi, perché non rovescino pioggia né facciano tempesta.
Darò fuoco alla pioggia, se necessario, purché nessuna di noi stia male.
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