Ogni personaggio del gioco può scrivere il proprio diario, puoi leggerlo e conoscere la sua crescita, ma ricordati che ON GAME non puoi sapere cosa ha scritto!
DIARIO PERSONALE DI AIRANDIR
Data Stellare 28.11.2270
Diario personale di Airandir, 18 novembre 2270
Sono venti giorni che sono a bordo e probabilmente per una mia difficoltà di approccio nelle dinamiche sociali noto che, con l´equipaggio ed in particolare con alcuni ufficiali, non riesco ad avere sempre un riscontro positivo.
Come cadetto comprendo che sia l´ultimo della scala gerarchica e presso il quale nessuno pone molto affidamento o attenzione, ciononostante mi sfugge come in qualche modo quello che dico venga, se non frainteso, quasi recepito in senso oppositivo al vero senso delle mie intenzioni.
Pensavo di avere una collocazione a bordo, ma di recente mi sono reso conto di come sia invece del tutto furochè definita. Vorrei tanto poter esplorare Glarras, il pianeta riguardante la prossima missione, dove non nego che la curiosità mi spinge a desiderare di sbarcare, ma temo che aver anche il solo averlo proposto possa essere stato male interpretato persino da una persona che stimo come la dottoressa Gray.
Forse dovrei attenermi a fare solo quello che mi chiedono e non prendere inziative di alcun genere e ricordare che sono solo uno dei tanti cadetti della flotta.
Sempre di più sono conscio che sono talmente distante da Andoria e da Issa, che l´esigenza di mutare e adattarmi non so in che modo possa combaciare con tutto quello in cui credo e che mi rende l´individuo che sono. Gli umani sono stati entusiasti di tornare su Sol III, pianeta che conosco talmente poco, ma che sono piuttosto convinto non potrebbe mai sostituire Andoria. Gli umani riescono ad intrecciare molte relazioni non solo tra loro, anche con altre specie, in modi del tutto differenti da quelli a cui sono abituato e questo alle volte mi fa sentire escluso in qualche modo.
La solitudine da quando sono entrato nella flotta non mi aveva mai intaccato fino ad ora, sebbene devo riconoscere che forse principalmente la colpa sta nel mio modo di comportarmi; eppure non saprei come poter agire diversamente. Purtroppo l´assenza della mente collettiva e di contatti thalzi influisce su questo stato di smarrimento e a bordo mancano Aenar con cui condividere queste esperienze e che possano comprendere il reale stato d´animo in cui mi trovo.
Magari potrei tentare di parlarne con il consigliere, anche se lei è andoriana a non so fino a che punto comprenderebbe tutto questo, ma dopotutto è pur sempre uno psicologo, esperto nell´affrontare e gestire casi come il mio, anche perchè sono certo di non essere l´unico Aenar o membro della flotta ad essere stato in questa condizione.
Nel frattempo devo proseguire nel fare il mio lavoro e lasciare che siano gli ufficiali ad assegnarmi i compiti per i quali ritengono che sia adatto e magari così sperare di proseguire il mio tirocinio, che ancora manca di alcune valutazioni.
Adesso è meglio che chiuda o altrimenti tra un turno e un altro non avrò tempo per riposare.
Che gli antichi possano vegliare su di noi. Sempre.
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