DIARIO DI DONALD KISSINGER
Data Stellare 18.08.2270
Don è semiseduto nel bioletto del reparto degenza postoperatorio. Pods nelle orecchie digita sul note. Si sforza usando l´occhio rimasto per leggere lo schermo e digitare. l´altro è coperto da un bendaggio.
Il decorso va discretamente. I dolori sono gestibili. Difficile spiegare i fatti che mi hanno portato sul tavolo operatorio.
Si quello schifo di mercantile , il medico mi ha assicurato che non c´era nulla di grave. Avrei avuto solo dolori e fastidi, null´altro.
Rassicurato, di rassicurante non c´era nulla li.
I dolori poi sono peggiorati con i giorni, fino all´altra notte, in cui stavo davvero male. La mattina ho scritto a Ger di aiutarmi, si è precipitato.
La Dottoressa langley mi ha confidato che non si è mosso dalla sala di aspetto per tutto l´intervento, che è durato ore.
Lui non ha parlato, e io non dirò nulla di questo.
Sta giorno dopo giorno ereggendo un muro tra noi, e non capisco nemmeno perché.
Anzi so´ bene perché, ma tutto ha una spiegazione.
Spiegazione che non ha voluto, che non ha chiesto.
Avrei potuto fare altro, e avrei sbagliato comunque, ma almeno fammi spiegare, fammi giustificare. Fatti raccontare che non l´ho fatto con l´intento di abbandonarti, ma proprio per NON doverlo fare. Per cercare di risolvere con i miei e di me stesso.
Non ho potuto decidere, sono stato forzato, ricattato dai miei. Il conto da pagare sarebbe stato salato, troppo salato. Lui, noi.
Capisco sia inca**** e lo accetto, l´ho gestita di me***, lo so. Ma poi alla fine ero convinto che lui, proprio lui, potesse capire la situazione.
Un ricatto senza uscita, proprio lui dovrebbe capirmi.
Lo so che mi ama. Può non dirlo, ma lo so.
È la rabbia la questione.
Adesso si è aggiunta la sua arrabbiatura perché non mi sono fatto vedere dal medico sulla Genesis.
Sul mercantile non è stato bello farsi curare , curare male, dall´orioniana. Per fare un lavoro fatto bene pretendeva cose particolari, e le sue mani erano sempre ovunque.
Non ero disposto a sottostare.
Ho capito per la prima volta cosa provavano le donne molestate.
Non ho più voluto farmi toccare da nessuno, nemmeno con i dolori che aumentavano.
Adesso sono davvero preoccupato per lui.
È lì fuori , nervoso, anzi imbufalito. Non vuole parlare con me. Non c´è Xyr a prenderlo a pedate, e ho paura commetta qualche fesseria che lo farebbe tornare nel baratro.
Io qui, preoccupato per una persona che probabilmente non vuole nemmeno più stare con me.
Consapevole di aver cercato di gestire qualcosa, male, per cercare di non allontanarmi da lui.
Sta andando tutto a put****
Lo guardo allontanarsi e non parlo, perché si inca**** di più e si allontanerebbe oltremodo.