Ogni personaggio del gioco può scrivere il proprio diario, puoi leggerlo e conoscere la sua crescita, ma ricordati che ON GAME non puoi sapere cosa ha scritto!
DIARIO DI XANA GRAY
Data Stellare 28.07.2270
il Tenente Ksenija Romanov è la creatura umana più bislacca che abbia conosciuto da quando sono a bordo dalla USS Genesis.
Dopo un fugace primo incontro non avevo più avuto modo di incrociarla, ma quel suo piccolo ed inatteso regalo, la condivisione dello spazio riservato nel tubo di Jeffries, l´ho sfruttato spesso da allora.
E´ un posto che isola bene dai rumori, al punto da sembrare quasi una camera di privazione sensoriale.
Ieri mi ci ero infilata per cercare di chiarrimi le idee riguardo il pasticcio che ho creato con il sottufficiale Xyr, e me la sono ritrovata a farmi compagnia.
In due quel posto è troppo stretto, deciamente. Eppure non mi sono sentita oppressa dalla sua presenza fisica ed emotiva, anzi, è stata una presenza piacevole.
Poi di punto in bianco mi ha chiesto di portarla a cena su Betazed, di "soprenderla"
Siccome so che certe richieste per gli umani fanno parte spesso di rituali di accoppiamento, le ho chiesto se anche questa richiesta fosse parte di uno di quei rituali. Lei ha negato, ma ho percepito imbarazzo e sorpresa.
Ho temuto di averne fatta un´altra della mie, ma poi tutto si è appianato
Alla fine ho optato per un mini crawling: prima a Dalaria, al "The Oskoid" un ristorante con pietanze vegetariane (i crostoni di pane con l´Oskoid stufato sono magnifici, mentre le pepite di frumento al profumo di Muktok non hanno eguali), per poi spostarsi sul lago Cataria presso "Apolloni´s Retreat" che produce il miglior pudding alle bacche di utta di tutta la regione, ed anche il Cherpen ha il suo perché (inoltre il lago è meraviglioso già di suo)
Ma dopo aver mangiato e bevuto nel primo ristorante, abbiamo fatto una passeggiata a piedi fino alle sponde del lago e ci siamo sdraiate sull´erba.
Vedere il tenente senza divisa mi ha divertita, come del resto mi accade ogni volta che vedo un mio collega in abiti civili; durante il tempo che abbiamo trascorso insieme ho cercato il più possibile di non ascoltarla empaticamente, e lasciare che fosse lei ad aprirsi. Si è creato uno srtano gioco tacito tra noi, di cui non ho ben decifrato la natura. Abbiamo trascorso poco tempo insieme ma abbiamo condiviso molto.
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