DIARIO PERSONALE DI MATHEW MCALLISTER
Data Stellare 06.07.2268
Computer, inizio registrazione: Diario Personale di Mathew McAllister, 6 luglio 2268.
<si sente un click di avvio>
Ho richiesto un nuovo incarico, responsabile di chirurgia è stato un bel traguardo, ma che non mi ha mai soddisfatto. Ho richiesto di essere un semplice assistente in medicina d´urgenza, sotto il tenente Frrmer. Credo che sia l´area nella quale darò il meglio di me. Lem è stato comprensivo e paziente, quasi come un padre. Mi ha dato una seconda chance che non voglio sprecare.
Con Viorika ho cominciato una terapia che sta dando i suoi frutti. Ho riflettuto tanto sul mio vero IO. Da quando Tom è scomparso, le mie certezze hanno cominciato a vacillare. Ho avuto fretta di dimostrare quanto fossi in grado di fare, così da spingermi verso confini pericolosi. Ma adesso basta. Ho bisogno di guardarmi allo specchio senza provare rabbia o rimorso. Io sono quello che sono, sono un medico ed ufficiale della flotta stellare, che ha fatto due giuramenti. Uno di questi, durante questi giorni è stato una vera ancora di salvezza, perchè mi ha permesso di ricordare, il perchè ho scelto di fare questo lavoro.
<piccola pausa, si schiarisce la voce>
Consapevole dell´importanza e della solennità dell´atto che compio e dell´impegno che assumo, giuro:
Di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l´indipendenza della professione;
Di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona cui con costante impegno scientifico, culturale e sociale ispirerò ogni mio atto professionale;
Di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l´eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute;
Di non compiere mai atti finalizzati a provocare la morte;
Di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici clinicamente inappropriati ed eticamente non proporzionati, senza mai abbandonare la cura del malato;
Di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un´informazione, preliminare al consenso, comprensibile e completa;
Di attenermi ai principi morali di umanità e solidarietà nonché a quelli civili di rispetto dell´autonomia della persona;
Di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina, fondato sul rigore etico e scientifico della ricerca, i cui fini sono la tutela della salute e della vita;
Di affidare la mia reputazione professionale alle mie competenze e al rispetto delle regole deontologiche e di evitare, anche al di fuori dell´esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
Di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni al reciproco rispetto;
Di prestare soccorso nei casi d´urgenza e di mettermi a disposizione dell´Autorità competente, in caso di pubblica calamità;
Di rispettare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che osservo o che ho osservato, inteso o intuito nella mia professione o in ragione del mio stato o ufficio;
Di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l´esercizio della professione.
Parole degne di essere, ricordate, rispettate ed onorate.
<pausa>
Anche se per tutto questo mio periodo altalenante, fatto di: angoscia, ripensamenti, sfiducia e rimorso; il grazie più grande lo devo a Laetitia. La mia combattiva, incredibile, straordinaria, intrigante, e diciamolo meravigliosamente sexy; Lety. Mi è stata accanto sempre, non è fuggita, non si è allontanata. Non so come farei senza di lei. Nella notte più profonda è stata la luce che mi ha mostrato il cammino. Se non mi sono smarrito del tutto è stato per lei. Perciò grazie Laetitia Linden, grazie di essere la mia compagna, grazie di sopportarmi e supportarmi in ogni momento, grazie di essere La Mia Persona.
Spero un giorno, di poter contraccambiare tutto quanto quello che mi hai dato e che mi dai. Ti amo Laetitia.
<sospira, ma si sente un rumore di sottofondo, simile all´avviso di entrata di un messaggio>
Oggi con l´eminente dottor Bogha, dovremmo visitare Siraya. Mi auguro davvero, grazie alle conoscenze bio-mediche del suo popolo, di riuscire a ristabilire la memoria del tenente. Il mio più grande desiderio sarebbe invertire il processo di "Narcoversione" così da avere la possibilità, non solo di salvare Siraya, ma anche di poter "riportare alla vita" tutti coloro che hanno subito lo stesso procedimento. Un obiettivo che per alcuni è utopico, fantasioso. Ma non per me. E poi dopo tutto la speranza è l´ultima a morire.
<silenzio per qualche secondo>
Oggi è un buongiorno per salvare vite
Computer, fine registrazione
<si sente un click>