JUST A MAPLE LEAF...
Data Stellare 18.06.2268
SIKINK
Sole, già.
Dà la vita e, quando vuole, la toglie. Ieri il sole cui siamo vicini, per motivi scientifici, ci ha messo il suo. Ha sballottato malissimo questo trabiccolo. E indovina? Sorpresa! Sono volati mobili, armadi, divani.
Niente a che vedere con gli spettacoli delle nostre Aurore Boreali.
Soprattutto di quella che mi ha portato, inaspettatamente, tra le sue braccia, quella sera del 17/12/2268.
Ed Emily c´è rimasta sotto, probabilmente le ha danneggiato la schiena. Ed è stata operata, in mattinata.
Quando ieri sera l´hanno portata in Infermeria, mentre io e quell´angelo venuto dallo Space Needle di Seattle di Meredith la seguivamo, ho sentito freddo.
Ho avuto fastidio. Rabbia, incertezza. Non sono cose che sarebbero da provare in un posto dove ci si sente al sicuro.
Ma non potevo non pensare all´ultima volta che ci sono stata, con Meredith su quel letto, con tutti paroloni tecnici in modo da farmi sentire ancora più ignorante di quanto non sia già.
Normale che ho avuto fastidio a realizzare che Emily stava per essere ricoverata.
Ho portato il nostro Inukshuk affinchè facesse buona guardia... ed il fatto che mi abbiano permesso di restare con lei, tenendola per mano, di notte, è già un buon segno.
Trovo davvero ASSURDO che mi sia sentita così ieri sera, in Infermeria. Ma quella storia di Mer... tutta quell´incertezza, quella spada di quella cazzata fatta... sapendo che sul lettino operatorio dovesse finirci l´unica cosa che mi tiene viva e collegata al mondo delle emozioni, lontana dal ghiaccio... mi ha spaventata.
Lei mi ha fatto sistemare i capelli alla starbase... e ho ricevuto dei complimenti, senza che la cosa mi facesse innervosire.
Julia Jones che riceve complimenti e non si inalbera... già.
E solo perchè è una cosa che piace a lei. Ho un caratteraccio... e per questo mi detesto. Ma con lei tutto cambia.
E´ comunque assurdo. Le occhiate di Mer verso il mondo, tutto quell´agitare... e quella sensazione che qualcuno, tra i blu, non sia sul pezzo, provocando "sbagli" come quelli di cui parlava il dottor Fisher, l´unico cui andrei a chiedere qualcosa ora come ora.
Mi spiace per Matt... ma se ti chiedo ciao come stai, non puoi rispondermi... prosciutto!
Sceneggiata...
Non ha nemmeno idea, se voglio, del casino che pianto.
NESSUNO e NESSUNA COSA può avere il diritto di farmi sentire freddo.
Alle quattro del mattino è arrivata anche Meredith, dopo che si era allontanata con il suo amico. Credo che sia una brava persona, non capisco perchè tutti lo evitassero.
Okay, anche io ODIO il suo accento. Ma è un galantuomo e non parla mai a sproposito.
Mer è un angelo.
Mi sento in colpa per essere stata indisposta nei suoi confronti anche per un solo secondo, mentre ero in cella qualche mese fa, su quel fungo maledetto. E´ qualcosa che l´universo ha messo sulla mia strada nel modo più inaspettato, ma che mi rende felice di aver avvolto con il mio fanciullesco affetto.
Perchè lei capisce tra i suoi silenzi e parla con i suoni di quei silenzi, è perfetto quando si vogliono sentire poche parole.
Sono stata una stupida.
Mi ha fatto piacere rivederla dopo questi giorni in cui ci siamo un po´ perse di vista, ma il comando di sezione interinale mi ha portato via tempo... sono stata un´amica cattiva.
Ho chiesto a Valerie di poter restare un po´ con Emily finchè non si sarà ripresa. Non la lascio sola. Non è proprio il momento. Specie ora che sogna cose poco carine.
Nanuq non molla il branco.
Francamente anche se chiamasse l´ammiraglio T´Pol in persona troverei il modo di non muovermi, ora come ora, anzi, proverei anche a dirgliene quattro, visto che l´ufficio stampa della teschieria di Flotta Stellare ci manda troupe cinematografiche che per quanto colorite, agitano la gente.
E che finiamo sempre per romperci le scatole per permettere agli allegri scienziati di fare gli allegri scienziati. Ma perchè non se ne vanno su quelle navi a forma di palla a giocare alla chimica?
Ma loro possono... loro studiano! Pfffff.... si si computer, sto sibilando proprio in questo istante, mentre digito questa ingloriosa onomatopea.
Guarda cosa scrivo... ho completamente perso di vista il discorso Flotta, dopo gli ultimi mesi.
Certo, potrei trovare Luke, potrei fare tabula rasa di quei punti ciechi che ogni tanto fanno capolino, vedi il discorso della cometa e di ben due denunce senza seguito. Altra storia assurda quella... una nave riconducibile a federale, l´altra copia spiccicata di una Miranda...
Hey universo sei in ascolto?
Che c***o pensi di fare?
Per le denunce figurati, inoltrate alla Vassilieva... che sarebbe anche carina se non fosse così st***za. Ma credo proprio che la procedura penale non sia il suo forte.
Mi devo calmare.
Ho bisogno di grigliare e di coccole.
E di qualche Polaroid.
Spero vivamente che venga raccolto il mio appello per fissare l´arredamento. Dopo la cazziata di ieri sono stata molto tentata di fregarmene, visto che dalla plancia pare che qualcuno si sia un attimo montato la testa su quella poltrona. Non me lo aspettavo, neanche un minimo di comprensione. Siamo dei cavolo di essere umani. Dei fottuti esseri umani.
Poi sono io quella tutta uniforme e cattiveria.
Gloin almeno è stato carino, hai visto?
Tutto bestemmie e finta cattiveria, ma è stato carino.
Ma forse sono solo arrabbiata e voglio cambiare. Lascerò correre... per adesso.
Ma mi sono rotta.
<allegato immagine>
Link Immagine
Quasi quasi me la faccio appendere davanti all´alloggio ed alla sezione sicurezza.
Oppure anche dentro l´alloggio, vicino alle mie foto da Ranger.
Eppure, mi basta alzare gli occhi da questo dnote, per guardarla... e dimenticarmi di tutta questa rabbia e di dove sia.
Ho riguardato un po´ la sua polaroid di mentre dorme... e lo ripeto... è un´opera d´arte.
L´arte è mestiere involontario, assenza di schemi, unicità non ripetibile. Chi si professa artista e si riconosce in definizioni possiede talvolta un buon talento, talvolta.
L´arte è inutilità per qualsiasi utile proposito. Devasta e costruisce, odora d´amore.
Ogni giorno, tra il palmo delle mie mani.
A difesa di te.