JUST A MAPLE LEAF...
Data Stellare 19.05.2268
IKINNGUT
Hey computer.
It has been a long time since last time we met, eh?
Questa missione su Zeta Serpentis mi ha rotto un po´ le scatole.
Il comandante in seconda della dannata Flotta che stressa, lancia frecciatine, ha fretta.
Già, lei ha fretta. Come al solito, ha fretta, dal suo ufficio confortevole, al Comando di Flotta. Noi siamo qui a prenderci gli uragani, a combattere con rinomescali e sabbiadrilli.
Perchè devono essere tutti dei gran rompicoglioni? Ma sta gente nello spazio c´è stata o si è presa i gradi coi punti del dilitio?
Paroloni tecnici, pareri scientifici, piante, sedicenti teorici, etologi, navigatori. Dieci giorni a litigare sullo status giuridico di una muffa.
No ma quelli della Sicurezza sono ignoranti, tutti armi e bang bang.
Okay.
Ma il senso pratico?
DIECI GIORNI FOLKS. DIECI CA**O DI GIORNI a riempirci di paturnie sulla Prima Direttiva per che cosa? Per cinquecento metri quadri da sterilizzare.
E poi? E poi i professoroni hanno voluto usare una sonda e se la sono persa in mezzo al mare, sul pianeta. Logico no? Una zona d´ombra, dove non si riesce neanche a scansionare L´ACQUA DEL MARE per la presenza di magnesite. E tu cosa fai? Mandi giù una sonda.
Woooooo, menomale che non ho voluto studiare! Massì, le Scienze Strategiche ed i Diplomi per le investigazioni sono per le capre ignoranti, i bruti, quelli come me insomma.
Facciamo una gara sulla conoscenza dell´Orso Polare o sulla socialità delle Alci? I´m gonna smash you all! Poi vediamo chi è ignorante e quel tono di saccenza e superiorità ve lo faccio passare a palle di neve, vi picchio con un salmone.
Morale della favola? Quella che sembra una specie di intelligenza artificiale ce l´ha fo**uta e ha usato la nostra tecnologia per migliorare i suoi droni. Non contento ci ha anche tirato addosso un uragano, in pratica il campo che dovevamo fare non si è più fatto.
Okay, adesso mi calmo. La realtà è che sono ancora inca**ata nera per sta cosa di Meredith.
Ma è mai possibile che con gente ADULTA, sull´ammiraglia della maledetta Flotta Stellare, debba sentire del pettegolezzo su un ufficiale superiore, su UNIAALUK?
Eh ma quella è strana, eh no ma quella ha battuto la testa, eh sarà crollata, eh ma questo, eh ma quello.
SHUT THE FU**ING UP!
Alla fine non ci ho visto davvero più, sono piombata in infermeria, visto che le avevo scritto un messaggio cui non ha risposto... per ovvie ragioni. Ringrazio il caso che ci fosse Matt come medico di guardia, temo che alla prima risposta fuori posto avrei ribaltato la scrivania. Ti nascondono le cose, ti trattano con sufficienza... "Non posso dire altro" oh e andiamo su! Manco fossi incapace di intendere e di volere. Non mi è piaciuto come ha risposto, ma è un bravo ragazzo e mi ha portato in reparto degenza a vederla. Ha detto che era stabile e fuori pericolo.
FUORI PERICOLO?
Mi si è gelato il sangue nelle vene. Ho sentito freddo... e non perchè in quella sala faccia effettivamente più fresco.
Coma farmacologico, fuori pericolo... ma che diavolo è successo?
Non va bene, se sento freddo.
Credo di aver perso ogni espressione di emotività finchè non si è svegliata. Il non capire cosa fosse successo... non va bene. Non deve essere così.
In seguito il dottor Fisher ha fatto parole su qualche casino con l´anestesia... mha, non riesco a smettere di pensarci. Che casino può succedere con un´anestesia? Cioè, voglio dire, suppongo ci siano delle dosi di sostanze ben precise da somministrare, mentre Mer ha parlato di un gelato. Dovrò fare qualche altra domanda... nessuno tocca il branco!
When you´re down and troubled
And you need some love and care
And nothing, nothing is going right
Close your eyes and think of me
And soon I will be there
To brighten up even your darkest night
You just call out my name
And you know wherever I am
I´ll come running, to see you again
Winter, spring, summer or fall
All you have to do is call
And I´ll be there
You´ve got a friend
Ma la cosa più importante è che si sia svegliata, un po´ deboluccia, con vomiti. Le ho portato il nostro Inukshuk. Io volevo dormire lì con lei ma non me lo hanno permesso... così dovevo lasciare qualcuno che vigilasse. Le ho canticchiato, mentre si risvegliava, la versione francese del nostro inno.
L´ultima volta l´ho fatto sul cargo.
La volta prima... non la ricordo.
Canto spesso la versione inglese, per farmi coraggio.
Quella francese... solo quando sto veramente male.
E´ una cosa stupida. Ma sono fatta così.
Ed il Capitano pensava che fossi agitata... beh, non nego di esserlo stata quando sono entrata in infermeria, ma più che impaurita ero davvero arrabbiata. Quando poi si è svegliata è passato tutto.
Mi dispiace che Emily non sia riuscita a raggiungerci, però le ho dato un bacio da parte sua e qualche parolina dolce. Mi ha fatto poi chiedere, a mia insaputa, la felpa della squadra di basket di Chicago, i Bulls. Emily mi ha detto che è una cosa che fanno quando Mer sta male, si prende la felpa e la indossa. E´ una cosa carina, mi sarebbe piaciuto avere, col senno di poi, qualcuno cui chiedere la sua felpa durante i miei solitari attacchi di freddo interiore. Piangevo, e congelavo, sempre di più...
Perchè in gran segreto, lontano da tutti, piangevo... i bambini lo fanno, gli adolescenti pure. Gli adulti un po´ meno... ma lo fanno.
E lo facevo perchè ero sola, quando ero sola. Ma ero sola anche quando non lo ero, tra la gente.
Sempre stata sola. Io e madre natura.
Ora non lo sono più, per questo ho il dovere morale di vigilare sul branco.
Questa cosa della felpa è ancora più carina sapendo la condizione passata di Emily nei suoi confronti... l´ho imparato, che sotto la scorza da dura... c´è un cuore che batte ed anche bello forte. Ho avuto modo di vedere come quel romanticismo travolgente abbia contribuito a sciogliermi del tutto. Ma è un argomento che ho già trattato più volte qui.
If the sky above you
Grows dark and full of clouds
And that old north wind begins to blow
Keep your head together
And call my name out loud
Soon you´ll hear me knocking at your door
You just call out my name
And you know wherever I am
I´ll come running, running, yeah, yeah, to see you again
Winter, spring, summer or fall
All you have to do is call
And I´ll be there, yes, I will
Voglio bene a Mer.
Ho pianto lacrime di nervoso quando mi hanno cacciato via dal reparto, tutte quelle stupide regole. Io volevo prendere una sedia e mettermi lì, con la copertina e farle compagnia. Non che avesse bisogno di parlare o chissà che, ma boh... sento che dovevo essere lì.
Su quel cargo, a spasso nel tempo, lei c´era, mentre piangevo, morsa dalla paura che Emily sparisse, per sempre, tra le pieghe del tempo.
Mer mi diceva cose belle e mi accarezzava i capelli.
Solo Emily e lei possono toccarmi i capelli.
Quindi si, dovevo essere lì.
Oggi andrò a trovarla ancora, magari accompagno Emily quando le porterà la felpa.
Now, ain´t it good to know that you´ve got a friend
When people can be so cold?
They´ll hurt you, yes, and desert you
And take your soul if you let them, oh, but don´t you let them
You just call out my name
And you know wherever I am
I´ll come running, running, yeah, yeah, to see you again
Winter, spring, summer or fall
All you have to do is call
And I´ll be there, yes, I will
You´ve got a friend
You´ve got a friend
Ain´t it good to know you´ve got a friend?
Ain´t it good to know, ain´t it good to know, ain´t it good to know
You´ve got a friend?
Oh yeah now, you´ve got a friend
Yeah baby, you´ve got a friend
Oh yeah, you´ve got a friend
A proposito di amicizie...
Valerie mi ha chiesto di fare la damigella d´onore al suo matrimonio.
Ci saranno delle persone, finirò per stare inevitabilmente ai margini del centro dell´attenzione, rivolto alla sposa.
Non ne ho voglia, ma ci tiene... e glielo devo anche a lei.
Emily le farà da testimone di nozze... mi scappa da ridere, probabilmente avrò occhi solo per lei. Mi vien da ridere ripensando a cosa mi ha detto Valerie su New Eden... però se ci ripenso, ammetto che la cosa a volte mi crea fastidio.
Ma il passato è passato, non ha senso rivangarlo, neanche su una pagina scritta. E per giunta ricopiata poi a mano su un libretto cartaceo. Valerie si sposa! Dopo un paio di bicchieri probabilmente mi passerà il disagio... e chissene dell´attenzione, c´è da mangiare! Almeno conoscendo Valerie, non si lesinerà sulle quantità.
Non ricordo di aver mai fatto la damigella d´onore ad un matrimonio.
Dovrò comprare un vestito.
I matrimoni sono strani. Perchè la gente si ostina a volersi definire marito e moglie, marito e marito, moglie e moglie? Non ci si può amare e basta? Okay i simboli, le tradizioni, ma trovo tutto un po´ riduttivo.
L´amore è una cosa molto bella, è un peccato incastonarla in una definizione.
Però... ama e fa ciò che vuoi no?
E´ un simbolo dai... come gli anelli! Vado in giro con la fedina tutto il giorno del resto, giusto che lo facciano anche loro con le fedi.
Ho chiacchierato con Emily su queste cose, anche lei dice che in fondo non ha molto senso... lei è la mia compagna di vita e di avventure, non deve essere per forza una moglie.
Poi oh, se proprio volete, io la sposo anche tra un´ora, se la cosa vi fa felici.
Tu vorresti computer? Davvero, per me sarebbe una cosa fatta per gli altri... non per noi. E finirei a grigliare. La sposa che griglia.
Sarebbe divertente però, una festa alternativa!
Emily vuole che la porti a camminare e a fare una tendata dalle mie parti. Non sapendo quando ci rimanderanno a terra, l´ho ricreata in alloggio, con le coperte e l´attrezzino dell´aurora boreale. E´ stato molto romantico ed una punta nostalgico, come quando facevamo questi giochi da bambini. L´ho preparato proprio il giorno 17, a cinque mesi di distanza dalla prima volta a vedere l´Aurora Boreale.
E abbiamo rifatto l´amore, come quella notte.
Mi ha detto che sono la regina del Grande Nord... io non sono una regina, ma porca miseria se ho avuto i brividi nel sentire quelle parole...
Sono proprio felice sai? Mi spiace che i miei non abbiano risposto alla lettera... ma va bene così.
Non sono più da sola.
Ah, hanno promosso William Keefer, il Canuck dell´Ontario!
Era ora... mi so presentata, un paio di parole slang in libertà senza occhiate particolari perché non vengo compresa.
Team Canada!
Quanto alla missione, alla fine, dovremo scendere con la navetta sotto la superficie del mare del pianeta per andare ad incontrare questa famigerata intelligenza che ci ha scagliato addosso un pianeta, letteralmente.
Ai margini della zona d´ombra, lì in mezzo a quei palazzi sommersi, ossa di un´antica civiltà? Non si sa.
Ma vuole parlarci e capire. Dovremo anche trattare per farci restituire la tecnologia e ripristinare, per quanto possibile, lo status quo ante. Non credo sia assimilabile ad una civiltà precurvatura... è un bel casino.
Si, è un primo contatto. Bello no?
Dovrei essere entusiasta? Perchè vedo fermento intorno a questa cosa.
Non ti nascondo che della curiosità c´è. Ma pochina, del resto sono sempre stata quella che si faceva i cavoli suoi. Però bho... non mi sono arruolata per questo, lo sai.
Devo stroncare qualsiasi forma di marcio che incontri sulla mia strada. E devo proteggere il branco e poi si... la nave.
Questa missione mi ha portato troppo a lungo a sedere sulla poltrona di comando. Odio stare al centro dell´attenzione, ma il grado avanza e non posso togliermi dalle responsabilità e dai doveri così. Questa cosa della carriera non mi piace... a volte sono davvero tentata di ribaltare la prima scrivania che trovo per rallentare... ma rischierei di farmi cacciare ed Emily avrebbe dei problemi credo, visto che ormai si sa che stiamo insieme... uff, che rottura di c***o!
E quindi... ho chiesto il brevetto in Leadership... Emily dice che sono una leader nata e secondo Valerie non avrò difficoltà.
Bho... non è il prendere decisioni che mi spaventa, ma odio proprio il fatto che tutti mi guardino!
A Canada Parks era diverso. Ero comandante di squadra certo, ma ognuno guardava il suo, decidevo il servizio a priori, facevo qualche chiamata radio... non ero al centro dell´attenzione, ecco.
Si scenderà comunque... poi spero ci lascino tornare sulla Terra. Ho troppa voglia di andare a vedere le case da comprare con Emily e volare con la fantasia.
Sognare la mia vita insieme a lei. Come ogni giorno.
Ho scoperto di saper cantare... mentre lei suonava la chitarra o il piano. Cioè, scoperto di cantare da sobria, o quasi.
Non è una cosa che faccio spesso.
Ogni giorno mi alzo, la bacio prima di uscire per il lavoro.
E´ la mia idea di felicità, sapere che comunque, inizio e concludo le mie giornate con lei. Beh, se fossi rimasta con Meredith in sala degenza, per una notte, lo avrebbe capito... siamo tutte del branco! Anzi, magari le avrei chiesto di star lì con noi...
Nessuno resta indietro.
Già. Lo dissi anche ai suoi amici del ghetto, a momenti mi facevo riempire di botte.
Sarebbe stato un dolce ricordo credo... o quasi...
Okay, adesso dovrò mettermi a ricopiare, nei ritagli di tempo, tutto questo, sul diario cartaceo.