JUST A MAPLE LEAF...
Data Stellare 29.04.2268
ILLIT
Lei.
Ho deciso di scrivere una lettera ai miei. Sono passati più di quattro anni dall´ultima volta che gli ho scritto.
L´ultima volta che li ho visti... non me la ricordo neanche più.
Avrei voluto farlo al ritorno dalla giornata che mi attende sul pianeta.
Lei, Emily, mi ci porta.
Me lo ha proposto dopo che le raccontai di quando presi le pulci, in Canada.
Me lo ricordo ancora. C´erano dei simpaticoni che avevano fatto tanto di quel casino da influenzare un sentiero migratorio, lì, nella taiga.
Bestie da mettere in galera.
10 giorni a seguire tracce, usare feromoni, rincorrere esemplari. Era estate, si dormiva all´aperto molte volte. E tornai a Yellowkinife con dei simpatici ospiti.
Troppa grazia che non ho dovuto tagliare i capelli.
I capelli, già... ho detto ad Emily che per lei taglierei anche la mia treccia.
Non mi piace che mi tocchino i capelli... è una cosa per pochi che decido io, lo trovo molto intimo. Anche su quel cargo, dopo Calgary... sai, non mi piaceva come mi toccava i capelli. Mi faceva male, sentivo che c´era qualcosa di strano in quei tocchi.
Qui no. Mi scioglie i capelli alla fine di ogni giornata, me li spazzola. Si è offerta di sistemarmi le doppie punte, visto che di un parrucchiere neanche a parlarne.
Glielo lascerò fare. Del resto, le ho affidato la mia foglia in quel vecchio libro già tempo fa... posso tranquillamente consegnarle i miei capelli.
Anche Meredith mi ha accarezzato una ciocca diversi giorni fa, mentre parlavamo a mensa, in un gesto affettuoso, mentre parlavamo dell´anello che mi ha regalato Emily. Non ho sentito l´impulso di dovermi ritrarre. Al Velay, quando ero molto vulnerabile, lo aveva già fatto... è un tocco che mi aveva fatto sentire al sicuro... e sento di poterlo concedere anche a lei. Lei è mia amica e le voglio bene. Del resto... è del branco!
Dicevo, avrei preferito scrivere la lettera al ritorno dalla giornata, ma mi sono svegliata presto dopo uno strano sogno. C´era gente in giro per la nave, che faceva accadere cose perchè si metteva sugli attenti. Phaser che cadono, battaglie che si perdono... perchè la gente salutava l´ufficiale superiore nello svolgimento di operazioni.
Bha. Questi cadetti mi stanno portando alla fusione del teschio, francamente vedendo il livello di alcuni, non mi stupirei se arrivino a livelli di lobotomia tale. Spero di non aver disturbato Emily...
E´ troppo difficile, per gente che in fondo ha la mia età, capire che questo è solo un modo per tenere alta la soglia dell´attenzione su una cosa che non ha conseguenze se non una lavata di capo. Non ho mai punito nessuno. MAI.
Invece no. Loro devono ribattere, devono far presente cose. Perchè sono superiori in fondo, io sono solo un misero tenente.
Fa parte dell´addestramento. Del resto mi sono formata così, dove una disattenzione poteva portare a seri danni all´ecosistema o a te stesso... congelamenti, avvelenamenti, cose brutte.
Non lo capiscono no... è più importante ribattere su ogni singola cosa, fare i grandi. Ma io li aspetto. Se poi vogliono diventare ufficiali con questa mentalità, dove pare che tutto sia dovuto... beh, che facciano. Ci penserà lo spazio e la Flotta stessa, con alcune delle sue richieste assurde, a farli ritornare sul pezzo.
E basta, ho già speso anche troppe parole. Sono stanca.
Sono contenta che sua malvagità, all´epoca, mi ha detto di tenermi fuori da queste cose... ma finisco sempre per tornarci dentro.
A proposito... sai computer, lei non è ripartita con noi dopo l´ultima sosta della Genesis. Ci ha salutato, credo sia stata trasferita altrove, per altri incarichi. E´ venuta a parlare con me e Valerie alla caffetteria della base, ha poi fatto qualcosa con un dnote nero, dicendo come farsi contattare. Credo che abbia avuto qualche incarico delicato, probabilmente roba di servizi, non mi sono neanche azzardata a chiederle. Ci ha detto di essere contenta per come siamo cresciute professionalmente. Sai, avrà avuto i suoi modi strani e a volte fuori luogo... eppure credo che abbiano pagato. Valerie è stata promossa e nominata capo della sicurezza. Ironico no? Quell´istruttore che mi ha seguita nei miei primi passi a bordo, per poi diventare mia amica, ora è il capo della sicurezza.
Sono davvero felice per lei. Spero solo, egoisticamente, che confermi i ruoli attuali... non ho voglia di ricominciare a fare certe cose, soprattutto con questo clima di franchigia perpetua. Per carità, ci sono alcuni ottimi elementi... ma altri, lasciamo stare. Ma la colpa è mia, che do per scontate certe cose.
Dovrò prima o poi farmi una chiacchierata professionale con lei, da subordinato a capo, appena capirò come arricchire il mio bagaglio professionale, nell´interesse di proteggere Emily, Meredith, lei e tutti gli altri. Per alcune cose non mi sento portata e soprattutto ora che ho una compagna e dei progetti di vita, non ne ho alcuna voglia. Per altre forse si, non credo che mi allontaneranno da lei.
Comunque, credo che Uta Von Desslok, alla fine di tutto, sia stata un buon capo, come già ti ho detto... e ne porterò con me il ricordo professionale, quella promozione nelle stive di carico, le lavate di capo nei meandri della nave. Non credo che Valerie sfascerà una consolle ed avrà dei metodi forse più tranquilli, tuttavia è come se ci fosse della continuità e la cosa non può che farmi piacere. Sua malvagità... un po´ ingrato forse come soprannome, ma credo che le sarebbe piaciuto.
Per il resto negli ultimi giorni ho sudato molto, specie durante il picchetto d´onore all´ammiraglio Styles, che ha plasmato questo pianeta. Ah oltretutto poco dopo ho notato che Letizia e Matthew McAllister stanno insieme, si facevano le coccole al rinfresco post cerimonia, sotto i 50 gradi celsius di quel posto. Chissà come fa lei a sopportare tutto il gran parlare di quel ragazzo... la gente d´oltreoceano è proprio strana.
Comunque troppo caldo, decisamente.
Eravamo un bel gruppetto, c´erano Liam e Valerie, per festeggiare la sua promozione, Alejandro, Nathan e poi anche Meredith ed il nuovo arrivato, il Tenente De Rochefort. Sembrava sapere il fatto suo in fatto di scimmie, ma ho preferito ascoltare Valerie eppure... aveva ragione lui.
"Non commetta mai l´errore di sminuirsi". Mi frulla in testa questa frase ogni volta che lo incontro. Dovrà abituarsi al caffè della nostra mensa, visto che ne parlammo la prima volta che lo incontrai. Mi sembra una persona che sappia il fatto suo, dai modi di fare e dire le cose che ha.
Eppure... con lei... ho apprezzato il mare e quella spiaggia.
E sono riuscita a farmi riconsegnare gli oggetti rubati da quelle stupide scimmiette, anche se Emily continua a prendermi un po´ in giro. Un prendere in giro che adoro ovviamente.
Lei... lei ha detto Ranger Jones.
Sono evaporata. Amo il suo viso, le sue ginocchia, la sua linea e la sua statura, il suo profumo e la sua voce. Tutto.
E´ stata una bella serata su quella spiaggia, mi sembra davvero strano che abbia detto di si e che mi sia piaciuto.
Lei è fantastica... ed è il perchè tutto questo accade.
Alla fine ho deciso di scrivere a casa... come dice Emily, è ora di dire cosa succede, ogni giorno che passa non fa altro che aggiungere un altro mattone al muro che hanno voluto mettere tra me e loro. Ho ancora un po´ paura di vedermi rifiutata ancora... ma non lo saprò mai se non lo faccio.
E come le ho detto... che accada pure.
Ho Emily e ho anche un posto dove tornare per la famiglia, nel ghetto di Chicago.
Spero però che loro vogliano farne parte...
Allego la lettera...
Dear mum, dear dad,
Come state? Siete ancora lì?
E´ passata una vita dall´ultima volta che vi ho scritto, letteralmente. All´indomani, dopo quella volta, mi sono avviata verso il piazzale dell´Accademia della Flotta Stellare, lo sapete.
E´ stata una vita nuova. O almeno, è accaduto dopo.
Ho vissuto quattro anni intensi. Ogni festività sono rimasta sola, mentre i miei colleghi tornavano alle loro case dai loro affetti. Ho fatto ritorno a Yellowknife molte volte, a trovare i ragazzi di Parks.
Ma ho sempre evitato la strada di casa vostra, come immagino avrete voluto.
Beh, le cose cambiano. Perchè vi scrivo? Perchè si. Perchè voglio dirvi che sono felice. Perchè la Flotta che odiamo mi ha reso felice, indirettamente.
Sono un sottotenente adesso... già... il grado di Luke quando... beh, quando abbiamo ricevuto la sua medaglietta ed il telegramma. Mi occupo di sicurezza, comando una squadra, come quando ero in Nunavut... ricordate?
Sono felice perchè proprio parlando di quell´episodio ho conosciuto una persona speciale che ora è la mia compagna di vita. Già, una compagna. Non è come quella cazzata che ho fatto sul cargo... lei è speciale, lei è vita.
Lei mi fa arrossire, mi fa piangere dalla gioia, mi ha presentato sua madre ed il suo fratellino.
Lei è una Yankee, già. Ironico!
Convivo con lei nell´alloggio di servizio, mi ha regalato una fedina in argento.
L´ho portata nel mio posto segreto... quello che non ho mai svelato neanche a voi. L´ho baciata e le ho fatto vedere la dama verde.
La amo più di me stessa. E la cosa mi rende felice. Compreremo casa on the Island, a Tofino.
Si chiama Emily.
Mamma, ti ricordi quando mi riprendevi perchè preferivo restare sola nel bosco invece di farmi degli amici o uscire con quel ragazzo che veniva a portarmi sempre i cesti di pigne a casa?
Ora ho delle amiche.
Ho regalato un totem ad una di loro. Si chiama Meredith ed è una cara ragazza.
Le cose possono cambiare. Io sono cambiata... o forse ho capito di essere sempre stata questa.
Credo che possa cambiare anche tutto questo...
Non vi mentirò... ho sentito poche volte la vostra mancanza in questi anni. Ma sono una Jones, come voi.
E questa cosa deve finire.
Vivere il momento, la vita. Insieme.
Il mio Kanata si è allargato, voglio che ritorniate a farne parte... con Emily, sua mamma ed il suo fratellino.
Voglio portarla a wapusk street e presentarvela. Appena ce lo lasceranno fare, verrò.
Mamma, papà... se una cosa è sbagliata non vuol dire che debba esserlo per sempre.
E la Flotta, che ancora qualche giorno riesco ad odiare, me lo ha fatto capire.
L´odio è un carbone ardente... logora chi lo porta.
Mamma, papà, l´inverno è finito.
Write soon.
Julia.
L´ho spedita.
Per come li conosco, non risponderanno... ma il mio tentativo l´ho fatto.
Ho Emily e tutta una vita da vivere con lei. Una vita fatta di piccole cose.
Quando eravamo bambini ci spiegavano che il mondo è pieno di magia. La fonte di questa magia sono le luci sempre mutevoli che danzano nel cielo. La sciamana del nostro villaggio ci raccontò che quelle luci erano gli spiriti dei nostri antenati e che avevano il potere di cambiare la nostra vita. Le piccole cose diventano grandi, l´inverno lascia posto alla primavera, tutto scorre e si trasforma continuamente.
Le mie piccole cose sono già grandi.
Ed io sono fatta di queste cose.
L´ho capito... ILLIT.
Grazie a lei.
Devo fare due cose: scaricare tutto questo in un chip, mettendolo al sicuro da eventuali svarioni del computer... anche se mi fido della sezione di Meredith, ma non del corso degli eventi.
Ma farò molto di più.
Comprerò un diario e ricopierò ogni cosa a mano. Perchè il fascino del passato è imbattibile... e soprattutto è immune da errori, attacchi e quant´altro. E lo terrò al sicuro, in alloggio.