DIARIO PERSONALE DI LEATITIA LINDEN
Data Stellare 27.04.2268
<frammento di registrazione vocale inserita nel diario personale in data 27.4.2268>
Voce maschile: “ehi, piccola, che succede a quest’ora?”
Voce femminile: “scusa, Josh, che ore sono lì? Non ho fatto caso al fuso orario, mi dispiace”
“le 4.30. Non fa niente, non preoccuparti, lo sai che mi fa piacere sentirti, a qualsiasi ora. Come stai?”
“bene, tutto bene. Siamo su Parsy IV, è un posto bellissimo,sembra il Botswana. Tu come stai?”
“come vuoi che stia? In pensiero per te. Ho saputo della Revere. Eri a bordo?”
<sospiro> “sì, sulla Genesis. Ero in plancia. E’ il mio lavoro, è tutto a posto”
<una pausa più lunga> lo sai che non è tutto a posto,Tish. Stai rischiando la vita. E non è la prima volta. Sei uno scienziato, non capisco perché ti ostini a restare a bordo di una nave come la Genesis e non richiedi invece un imbarco su qualche nave scientifica come la Hammond o, meglio ancora, ti proponi per la ricerca a terra.
<altro sospiro> Josh, ne abbiamo già parlato. Te l’ho detto. Mi piace quello che faccio qui. Mi sento utile, mi sento in grado di fare la differenza. Non voglio relegarmi in un laboratorio a terra, non ora almeno. Magari, tra qualche anno, quando avrò sufficienti cicatrici addosso…
<la voce maschile si sovrappone, interrompendo l’altra>ne abbiamo già parlato mille volte, e mille volte ti ho detto che non si può andare avanti così. Non posso stare ogni minuto ad aspettare notizie sulla tua sorte, una volta perché ti mandano a inseguire non so chi per una starbase, un’altra perché vi mandano al macello contro qualche insediamento ostile, un’altra cosa? La prossima volta dove ti manderanno? Non capisci che sei solo una pedina da
usare a piacimento nelle loro mani e finchè gli sei utile, ti daranno magari anche qualche encomio, poi quando non servirai più o… peggio… nessuno si ricorderà più di te? Ancora non hai capito come vanno le cose, dalle parti del
Comando di Flotta?
<stavolta è la voce femminile che interviene> Josh…
<ma quella maschile prosegue> no, non dirmi che questa cosa ti piace, Tish, perché non ha senso! Ti piace farti sfruttare? Ti piace farti mandare al massacro? Dimmelo!
<dopo una pausa più lunga> Josh, è inutile. Non credo capiresti.
<la voce maschile si alza di un tono> Non capirei?Cosa c’è da capire? Fammelo capire, allora, non sono uno stupido!
<silenzio, poi> ho bisogno di impegnarmi in cose che mi realizzano, anche se sono rischiose. Non sono una casalinga, Josh.
<la voce prorompe> ma chi ti ha chiesto di esserlo? Ti ho mai detto di restare a casa? Di fare la mogliettina per bene, che aspetta il maritino tutta agghindata? Ti ho chiesto solo di tenerti fuori dai guai!
<un altro sospiro> Josh, tu ti tieni fuori dai guai,nel tuo lavoro?
<la voce risponde spazientita> ma cosa c’entra? Il mio lavoro è stare in mezzo ai guai! Mi chiamano dove c’è qualche emergenza sanitaria che non riescono ad affrontare da soli, cosa dovrei fare secondo te?
È anche il mio, di lavoro, Josh.
<una pausa lunga, la voce maschile torna più bassa> lasciamo stare. Non voglio litigare con te ogni volta che ci sentiamo.
<lapidaria> Infatti, Josh, forse è meglio se per un po’non ci sentiamo.
<perplessa> che vuoi dire, Tish?
Che sto riflettendo sul nostro rapporto e credo che sia meglio che per un po’ non passiamo i nostri momenti di contatto a discutere di cose dette e ridette milioni di volte.
<indignato> stai cercando di farmela pagare, tesoro?
<altro sospiro> niente di tutto questo, Josh. Ma non credi che cominciamo ad avere visioni un po’ diverse dello stare insieme, io e te?
<minimizza> dai, Tishy, lo sai che se mi agito è solo per il tuo bene. Perché ti amo.
<silenzio> Tu ami te stesso. E non sopporti che io sia felice lontano da te. Che realizzi le mie aspirazioni…
<la voce maschile si sovrappone di nuovo> questo non è vero, amore! No, sei ingiusta! Lo sai che non è vero! Io voglio che tu sia felice e al sicuro, con me!
Già.
<un sospiro anche dal lato maschile> Dai, basta, ti prego, non ne parliamo più. Ci sentiamo presto, va bene? Ti amo, piccola.
Ti chiamo io, quando posso. Ciao Josh. Non preoccuparti per me. Me la so cavare da sola.
<la registrazione si chiude>