JUST A MAPLE LEAF...
Data Stellare 12.04.2268
ILAUVIGILI
Unione. Unirsi.
Accade che le tue parole mi trovino, giungano a me come in un cuscino dove affondare senza produrre il fastidioso rumore che fanno in te: s´acquietano e tu mi riposi dentro, soddisfatta, accanto a loro, infine t´illumini ed esplodi in un sorriso. Altre volte, le tue e le mie s´incrociano, si sfiorano presso ventose terre di mezzo e non si riconoscono, si perdono, la polvere le dissolve. C´è istinto, coraggio e rischio nel tenersi la mano affinché le parole arrivino, passino tra le dita, ci trovino. Nuove parole sopra vecchie parole. Felici parole. Per desiderio di mani, le tue, rifarei tutto ciò che ho fatto, rivedrei in copia orizzonti vissuti, piangerei nuovamente le stesse lacrime, rivivrei ogni istante, giacché la maniera esatta del percorso mi ha condotto fino a te e per una o mille vite ancora a te io ritornerei.
Hey now, do you know my name
Hey now, where I´m going
If I can´t get an answer
In your eyes I see it
The lights of home
The lights of home
<allega foto di una fedina in argento, intrecciata con brillanti. Dentro un´incisione: Negligevapse, 17/12/2267>
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Da bambina non ho mai ricevuto molti doni materiali. Ero io a crearmi i miei amuleti, ero io che legavo i miei ricordi ad oggetti. Oggetti che spesso provenivano dalla natura o dal mio mondo di Yellowknife e dintorni.
Quando mi avvicinavo ai grossi centri, sfiorandoli, guardavo con un misto di sospetto ed ammirazione tutto questo... le persone si regalavano cose, simboli. Come se avessero bisogno di incastonare in degli scrigni materiali un ricordo, un´emozione, un sentimento.
Sentimenti mai vissuti. Non comprendevo, lo trovavo ridicolo.
Poi venne Calgary, l´università... accadevano feste, ricorrenze... la gente faceva regali. Ho cominciato a farli anche io... ma non a tutti.
Perchè collegare un ricordo ad un oggetto, quando lo si è già fatto proprio? Beh, facciamo così da secoli... cominciai a farlo anche io, a modo mio.
Giunse il Natale del 2267. 8 giorni da quella notte del 17. Regalai senza esitare il mio distintivo da Ranger a Noel.
Un oggetto vissuto, che ha raccolto quella che, fino ad allora, era stata la parentesi più importante della mia vita. Un passaggio di consegne tra il vecchio ed il nuovo, tra il passato ed un futuro che cominciava. Una nuova me. Una nuova me, con lei.
Ieri, un uovo di cioccolato, due fedine d´argento, con la data incisa del nostro primo bacio, della nostra prima notte insieme alla luce della più bella Aurora Boreale mai bruciata sul tetto del Canada.
Il suo sorriso.
Un fascio di luce ed energia che illumina un campo di detriti, cinque carcasse ed una stiva piena di superstiti.
Ho condiviso con lei il centro della plancia durante le operazioni di salvataggio... un centro plancia che non preferisco.
E´ stato singolare... ma non spiacevole, essere lì, insieme, a fronteggiare pericoli.
Mi ha detto che la cosa la faceva sentire sicura... volevo che lo ridicesse, ma la conosco... per orgoglio non lo avrebbe mai ammesso di nuovo e mi ha detto che ci penserà lei una prossima volta. Ma io ci sarò. nell´angolo, alla mia postazione a guardare.
Un guardiano silenzioso, un angelo custode biondo. Presente.
Li abbiamo salvati insieme... siamo andati a prenderli. Insieme a tutti gli altri su questa nave.
I was born from a screaming sound
I can see the lights in front of me
I thought my head was harder than ground
I can see the lights in front of me
One more push and I´ll be born again
One more road you can´t travel with a friend
Saw a statue of a gold guitar
Bright lights right in front of me
Hey, I´ve been waiting to get home a long time
Hey now, do you know my name
Hey now, where I´m going
If I can´t get an answer
In your eyes I see it
The lights of home
In the lights of home
Hey now, do you know my name
Hey now, where I´m going
If I can´t get an answer
In your eyes I see it
In your eyes alone
I see the lights of home
Voglio far vedere a tutti questo c***o di anello!!!
Guardate che sventola di donna ha il primo ufficiale!
E viceversa, ovviamente. E guai se qualcuno si avvicina, ora che c´è anche il segnale.
O giuro che tappezzo la sezione tattica di bandierine canadesi.
Ho pianto ancora... lacrime di gioia, questa mattina...
Che sorpresa ieri sera, trovarti a sonnecchiare dopo aver preparato le rose sul letto, su cui mi sono punta come una scema e quell´uovo di squisito cioccolato.
Sono esattamente dove vorrei essere. Con te.
Perdonami computer, ma non riesco a smettere di arrossire e sgrammaticare parole a caso questa mattina... io non ho mai pensato che un giorno potessi portare una fedina, alla maniera degli umani.
Ho collegato da sempre la mia emotività ad oggetti magici, foglie d´acero, statuette, totem... ma questa... questa non la tolgo neanche dovessi fare il picchetto d´onore alla più alta autorità della federazione.