JUST A MAPLE LEAF...
Data Stellare 09.04.2268
PAYOK
Lottare. (Inuktitut, naturale)
Si, credo sia stata la parola chiave dell´ultima volta che ci siamo scritti, Computer.
Abbiamo vinto la 24 ore di saturno, con Emily adesso abbiamo 100.000 conchiglie federali da spendere per la nostra casa di Tofino, su quella Vancouver Island che forse ho evitato per troppo tempo.
E´ stata una bella esperienza sai? Non ci capisco nulla di motori o pilotaggio, però ho disegnato una livrea degna di un festival di car tuning di quegli anni che ti fanno studiare a scuola. E´ piaciuta a tutti!
Gloin è un grande comunque! Mi sento un po´ in colpa per averlo insultato sul Velay... ma ero tanto spaventata.
E poi c´era lei... un pilota fantastico, personalissimo, mio.
Ero incantata nel vederla nel suo elemento. E credo che lo sarei ancora.
Ovviamente, life has a funny way of sneaking you up. Neanche il tempo di festeggiare, vado in plancia... ed appare la faccia di quella simpaticona della Vassilieva con quel suo accento da B movie.
Starbase 24 e pirati. Ma bene, di nuovo su quel fungo orribile! "Vedo che si è guadagnata un grado da quando è stata mia ospite". Questo sarcasmo è così scadente che dovrei farlo rimuovere dai log audio/video della nave.
Attività con i servizi... gente strana quella lì.
Riunione strana. Pare che si parli ancora del casino combinato l´ultima volta.
Ho trovato il tempo di parlare con Don Alejandro Irving... che tipo! Mi ha affibbiato un nomignolo di gran lunga superiore a quelli di quella pazza della Forester.
Vaquera... la chica che cavalca, la bovara.
Sono io c**o!! Sospetta che Emily debba parlarci in merito alla questione della consolle sfasciata da sua malvagità... bho, vedremo.
Comunque sia siamo già in attività, c´è un lavoretto di fino da fare su quel fungo, ancora sotto traccia, da quello che ho capito ci sarebbero degli infiltrati. Sua malvagità mi ha esclusa e mi ha detto di rimanere sulla base per aiutare Liam a mandare avanti la sezione anche in vista di una partenza che stenta ad arrivare per rafforzare le rotte commerciali.
E sai cosa? Sono contenta così.
Non mi piace lavorare sotto traccia, soprattutto in posti del genere. Non lo avrei mai chiesto espressamente... sai, questione di senso del dovere. Ma mi sono sentita sollevata, così resto qui con Emily e le do una preoccupazione in meno. Non credo di volermi specializzare ulteriormente in questo campo in futuro, parlando della mia post-formazione. Francamente ho altre priorità... potrei dedicarmi a qualcos´altro che non rischi di portarmi lontano da lei o a mettermi in situazioni difficili.
In questi giorni sta sentendo un po´ il peso della sua carica, tra affari interni, missione, riunioni continue.
Vorrei poterla aiutare ma non è concesso... lei è il Primo Ufficiale. Lo sapevo quando quella fredda ma calda notte del 17 dicembre 2267 la baciai, lo so oggi. Scalette piene di impegne, tanti momenti trascorsi in attesa del suo ritorno.
Eppure... amo tutto questo. Sedermi sul divano, a guardare documentari sui miei animali, ascoltare musica. E´ un´attesa piacevole.
E´ uno scopo.
Le scrivo messaggi ridicoli, ma lei apprezza. Anzi, questa cosa la dico anche a te... gli innamorati si legano con parole ridicole, eppure l´amore è l´unico discorso serio intorno al mondo.
Senza cuore saremmo solo macchine.
Allargando il campo, forse lo sono i rapporti umani. Sono quelli che ci differenziano e che ci permettono di distinguerci in quello che facciamo.
Ho regalato il totem della formica a Meredith. Mentre glielo spiegavo e mi ascoltava nella sua eloquente espressione ha poi detto con il suo consueto fare ermetico che probabilmente è la cosa più carina che le abbiano mai detto in vita sua. Potrebbe anche essere vero, ad ogni modo mi ha abbracciata e mi ha stretta... e alcuni abbracci valgono più di qualsiasi parola. Le voglio bene e sono felice che lei ricambi in questo modo, pare che finalmente stia riuscendo a farmi degli amici. E lei è diversa da Valerie, sarà che siamo simili, sarà che è umana... (non che Valerie non lo sia, a modo suo... però boh...) ma mi ci trovo e tanto. Devo ammettere che se avessi un problema probabilmente, dopo averlo digerito, potrei anche parlargliene per cercare conforto.
Ma non lo farò a meno che non crolli completamente come accadde nell´ultima missione. Ho le spalle larghe da portare tutto da sola, come ho sempre fatto. Credo... non ho più la mia corazza.
Emily l´ha spazzata via.
There are so many parts that I have hidden and that I yet lost
There are so many ways that I have cut off my nose despite my face
There are so many colors that I still try to hide while I paint
And there are so many tunes that I secretly sing away
Comunque non è possibile che ogni volta che ritorniamo su questo diavolo di fungo debba accadere qualcosa!
Ieri sera il teletrasporto della base è IMPAZZITO. Prima ha cominciato a sbatterci in giro per la nave, ero in sezione e mi sono ritrovata nel nostro alloggio, Emily appena uscita dalla doccia... ma c´erano anche il Capitano, Stacie e quella macchietta di Hill. Per fortuna Emily è riuscita a vestirsi prima che venisse agganciata dal TT... non so come avrei preso la cosa che eventuali fortunati potessero in qualche modo ammirarla in tutta la sua perfezione.
Mi sarei inca**ata e avrei fatto casino.
Figurati se a Nanuq piace l´idea.
Poi è arrivato McAllister, poi mi sono ritrovata in Infermeria insieme a Letizia, un po´ ammaccata.
E poi ancora... mentre mi esibivo nella più grande scarica di bestemmie francofone del secolo, mi sono materializzata nella sala convegni della Starbase... IN UN RITO DI MONACI, insieme a Meredith, Winchester e McAllister. Ci hanno dato dei demoni... è colpa mia. Non insultavo le loro divinità ma probabilmente il mio ringhiare li ha esagitati, abbiamo iniziato a pregare.
Ero stizzita, scocciata. ODIO QUESTO POSTO. C´è qualcosa che vada bene, anche minimamente su questo fondo di c**so di base?! Andrebbe smontata e ricostruita da zero.
Ma il peggio doveva ancora arrivare. Mi sono poi smaterializzata e quando ho ricominciato a vedere... ero dentro ad un night club. Rumore, puzza di sudore, ballerine, gente che beveva, viscidi reietti che sbavavano sotto i pali della pole dance. Ero furente. Io non sopporto il rumore, le folle e certo viscidume.
I night club andrebbero banditi. E non è una questione di morale, è questione che lo trovo da idioti! C´è una musica orrenda, cattivo odore, i drink sono spesso allungati con l´acqua ed ogni forma di sfigato o sfigata cerca di farti la corte.
Adoro il suono dei pub, le note del jazz, il caldo chiacchiericcio da birra e noccioline.
Promemoria: diventare comandante generale della Flotta Stellare, deporre il presidente della Federazione e bandire quelle schifezze, poi posso anche restituire lo scettro.
Vanilla Unicorn... ma che nome di m***a può mai essere?!?!
C´era Emily e quella pazza della Forester, poi forse ho intravisto il Capitano e Valerie. Tutti lì dentro.
Sai, l´ho sentito bussare ancora... mentre una ballerina guardava Emily e lei... e lei continuava a guardare quella st**za anche mentre la trascinavo via...
Okay, è un´occhiata, non è successo nulla di grave e probabilmente sono esagerata. Ma l´ho sentito, un brivido correre lungo la schiena. Un brivido diventato rabbia, forza, l´ho presa e l´ho portata via da quel posto orrendo. Se non fosse per il fatto che in quel locale PARE che accada qualcosa per la missione, avrei potuto piantare un casino tale che l´ultima volta a confronto poteva essere una passeggiata nel parco.
Perchè? Perchè non mi importa nulla della carriera, perchè io devo proteggerla, forse anche da lei stessa a volte.
But come along
Yeah, invite these part-time writers
Hello, this invitation
Is one that I´ve stopped fighting oh oh
Ho provato odio verso tutti. Ma non verso Emily. Non ci riesco. Più che arrabbiata con lei ero dispiaciuta, forse impaurita. Non so cosa ERO nei suoi confronti, ieri sera. Ma so cosa SONO. Il passato è passato.
La amo. Questo basta.
Ne abbiamo un po´ parlato... mi ha chiesto scusa in verità... non che ne avessi bisogno, perchè l´ho già perdonata... non che ci fosse questo gran torto spaziale da perdonare!
In fondo dai, non è successo nulla di grave... ma non mi è piaciuto, tutto qua. E non potevo dissimulare. Non sono brava a dissimulare.
E´ la mia natura.
La stessa natura che mi ha fatto denunciare lo scienziato di quello stupido gioco... quando qualcuno si è risvegliato ancora con l´infatuazione indotta dalle macchine, nei confronti della MIA Emily.
Si può privare una belva della sua natura computer? In fondo è ciò che sono sempre stata, negli anni in cui ero refrattaria a qualsiasi tipo di rapporto umano. E non soffrivo, minimamente.
Ieri ho sofferto un po´, quando il Capitano ha convocato Emily, a quanto pare per parlare dell´accaduto, ho pianto lacrime amare mentre mi cambiavo, non volevo che uscisse dalla stanza mentre parlavamo... avevo bisogno di lei. Così ho sfogato, anche se sarò sincera, mi sono sentita più carica di odio nei confronti della ballerina che per il resto. Ho messo su poi il mio inno, ho viaggiato con la mente nei miei paesaggi, sotto i cieli infiammati della mia terra... e ho danzato con i sentimenti sulle note del nostro pezzo di pianoforte preferito. Quello che ormai canticchio sempre.
Thank you for seeing me
I feel so less lonely
Thank you for guiding me
I hear your bide, your empathy
Ha-a this intimacy ha-a-a-a
Non deve essere stata una chiacchierata piacevole quella col capitano. E´ tornata sfatta, molto.
Ma mi ero già calmata.
Sai cosa? Non sono più neanche sicura che la cosa mi importi davvero. Io le sono riconoscente... perchè mi ha riportato alla vita, una vita che non ricordo neanche quando abbandonai da bambina per tirare su quella stupida corazza.
E le sarò sempre riconoscente, qualsiasi cosa accada.
E´ per questo che sono protettiva... io
There were so many times I thought I have died, not the usually known
There were so many moments, forever lonely in my location
You come along
To celebrate each feeling
Come, there you are
How long have I´ve been fighting?
Thank you for seeing me
I feel so less lonely
Thank you for guiding me
I hear your bide, you empathy
Ha-a this intimacy ha, ah, ah, ah
Emily, amore mio... quella ragazzina di cui parlavi, è al sicuro con me, anche se ogni tanto bussa alla tua porta e ti fa fare cose stupide che a me non fanno piacere. Io so che lei è parte di te. Ti ho detto che la piccola è al sicuro con me... Nanuq protegge anche lei, anche quando fa i dispetti.
L´ho vista, nel passato... ma lì non potevo far nulla. Qui invece posso. Posso essere forte affinchè tu sia libera di essere come sei, anche se mi costerà qualche lacrima amara, in gran segreto.
Potrai vedermi piangere lacrime di paura, di gioia... di tristezza.
Ma non quelle di rabbia. Non te le meriti.
Te l´ho detto ieri sera.
Ricordalo, sempre.
Hai sorriso di nuovo, dopo che abbiamo parlato... mi è bastato, davvero. Vedere di nuovo quelle labbra sbarazzine disegnare una mezzaluna accompagnate dal dolce sbrilluccichio dei tuoi occhi scuri.
Ne ho bisogno. Ne avrò bisogno.
Perchè finchè ci sei, potrà accadere qualsiasi cosa... ma riuscirai sempre a mandarlo via. Combatterò anche contro me stessa per questo.
E dove sei tu... ci sarò io, mi troverai. Ho promesso solennemente, davanti a TUTTO.
Presente.