JUST A MAPLE LEAF...
Data Stellare 06.01.2268
<Composto su dispositivo portatile>
IRONIC
Dopo Natale, freddo e fame. Così si diceva tempo fa dalle mie parti...
Questa volta sarà diverso per me.
Il battaglione allievi è rientrato, i servizi sono pronti. Ed io sono sempre qua, in questo stupido bar di analcolici nella mia uniforme tirata a lucido a fare da brava appendice dei corsi allievi.
L´ultima notte è stata strana. Ho assistito a degli interrogatori presso il Penitenziario della Flotta di Londra. Quanta schifezza può esserci ancora oggi, dopo tutto quello che abbiamo passato come razza nel corso dei secoli?
Ho ancora memoria di quella feccia che mi ha venduto invece di proteggermi, su quella stazione che si fa fatica a rintracciare anche sulla carta stellare... che la cicatrice sul braccio mi ricorda ogni giorno, ogni volta.
Sarebbe stato ironico ritrovarlo lì tra le celle... ma evidentemente è ancora là fuori.
Ironico anche il fatto che se sono dentro a tutto questo, è colpa loro. Se ho scelto questo percorso... è colpa loro. Con tutto quello che ne consegue. Con il fuoco sotto il ghiaccio... l´adrenalina, un Negligevapse incastonato su un Inukshuk e regalato...
Well, life has a funny way of sneaking up on you
When you think everything´s okay and everything´s going right
And life has a funny way of helping you out when
You think everything´s gone wrong and everything blows up
In your face
E´ bello ritrovare i visi puliti degli allievi alle adunate del mattino, scorgere nei loro occhi e nei loro visi leggermente più paffuti di quelli prima delle feste i sogni e le motivazioni che muovono ogni cadetto nei primi mesi di corso... a volte svaniscono, a volte si trasformano, a volte si rafforzano. Li ho portati alle aule, ai simulatori, alle sessioni di educazione fisica. Lo hanno fatto cantando. Gli ufficiali istruttori li hanno massacrati, riportandoli alle regole della Flotta. Sono tornati cantando alle camerate, uniti da un sano spirito di cameratismo che raggiunge il suo picco proprio durante le privazioni dei primi mesi, quando anche rimanere seduti sul cesso per 15 minuti può essere una soddisfazione della vita impagabile. Poi tutto svanisce... i permessi, le uscite, gli attriti, quelle piccole libertà che diventano sempre più grandi riportano ognuno di noi verso un concetto di comfort che ci fa dimenticare queste cose. Dal mio canto, non le ho mai avute. Tra i ghiacci di Canada Parks di Nunavut e NWT c´ero solo io.
Ricordo ancora i miei primi mesi... pensavo spesso a mio fratello, alla sua nave sparita nel nulla... a quanto fossi stata fredda in tutta la mia vita, manifestando calore umano soltanto nei confronti degli animali e della natura che proteggevo lì nei deserti freddi del nord canadese. Un corso come pochi... un´accozzaglia di delinquenti mancati, ribelli, insofferenti alle regole, da guardarsi le spalle anche nelle ore di sonno. Forse meglio... le cose facili non mi sono mai piaciute. Passati anche relativamente in fretta. Una fila di avvenenti dandy che per mesi hanno cercato di portarmi a cena nei più avvenenti locali di San Francisco e dintorni. Per non parlare delle cadette... che ho fatto più fatica a tenere lontane.
Forse è un bene che sia ancora dipendente dall´Accademia... i ragazzi della Genesis sono in licenza... ed io, da quando ho smesso di essere sola, adoro scordarmi del vuoto tra queste mura. Emily è presa da mille riunioni... di contro, se non fossi una cadetta, avrei potuto aspettarla per ore davanti al Comando di Flotta con un cartone di caffè e due dolcetti appena sfornati da una celebre bakery di San Francisco.
Julia Jones che arrossisce davanti allo schermo di un palmare, scrivendo e pensando a qualcun altro... ancora e ancora. Aquila solitaria che raccoglie rametti per costruire una sorta di nido metaforico dove rifugiarsi... ironico no?
Mr. Play It Safe was afraid to fly
He packed his suitcase and kissed his kids goodbye
He waited his whole damn life to take that flight
And as the plane crashed down he thought
"Well, isn´t this nice"
And isn´t it ironic, don´t you think
Computer annota la data stellare. Non è detto che duri... anche se ci spero.
Questa parentesi ovattata non durerà ancora a lungo. Per quanto mi piaccia godermi tutto giorno dopo giorno, non posso fare a meno di pensare che dovrò tenermi stretto, forse lottare, affinchè tutto questo continui. Quanto è umano avere paura? Terrò vivo questo calore sotto la mia classica coltre di ghiaccio... e sarò guardiana di tutto ciò. Non mi fido del domani... non è mai convenuto.
Primo problema: il coltello che mi ha regalato Emily. Non ho nessuna intenzione di lasciarlo qui sulla terra. E´ ben più di un oggetto, è il SUO regalo. Non posso portarlo a bordo di nascosto, mi scoprirebbero subito e... il Tenente Von Desslok disperderebbe i miei resti al più vicino buco nero. Quel coltello, quell´incisione... è un simbolo, un forziere di una parola vietata: un legame. Un legame che va oltre ogni regola.
C´è solo un modo... e no, non sto pensando di salvare la vita a qualche ammiraglio per farmi promuovere prima del reimbarco. Lo farà lei... mi ha appena anticipato per messaggio. E´ il solo modo che ho per portarlo su... ironico no?
Nota di (de)merito per me. Sto passando diverso tempo con il Tenente O´Brien, l´ho incontrata spesso negli ultimi giorni tra i campi sportivi (dove mi sono quasi rotta l´osso del collo per rispondere ad Emily cercando di dissimulare gioia e livelli di ossitocina mondiali mentre correvo), questo stupido bar e la stessa Londra. Mi sento un po´ stronza nei suoi confronti... uno perchè continuo a mentirle ogni volta che mi chiede da chi provengano le comunicazioni sul mio affare con lo schermo... due perchè mi ha palesemente manifestato di voler visitare Yellowknife dopo avermi sentito parlare del suo grande freddo. Ho glissato la domanda facendo finta di nulla... è un posto "nostro" quello. Non ci avevo mai portato nessuno dall´esterno... non volevo mescolare l´era pre San Francisco con quella post ma... a volte ci sono delle eccezioni. L´unica eccezione, una Yankee tinta di giallo.
Credo sia comunque una brava persona, non perde mai occasione di insegnarmi qualcosa... e pare che apprezzi ciò che recepisco. Sembra interessata a saperne qualcosa in più su di me, ma finchè resto cadetta non potrò sbilanciarmi più di tanto... non posso e non devo. Dopo chissà, potremmo anche diventare amiche... del resto mi sembra una molto in gamba, ha servito in tutti i campi della Sicurezza, non potevano darmi istruttore migliore...
Ho fatto fatica a nascondere l´imbarazzo quando mi ha fatto il discorso su quel piccolo universo di bugie che noi cadetti raccontiamo ai nostri istruttori... visto che ci sono dentro fino al collo, in questo piccolo universo.
Il mio essere freddo come la faccia nascosta della luna aiuta. Ma del resto non ho scelta... di sicuro è un´ottima compagnia da pub! Mangia e trinca come i protagonisti di quei vecchi racconti dei lorry driver del Great White North. Metabolismo accelerato... ma che figata è?
Promesso... appena finirò il ciclo, risponderò a qualche domanda in più... anche lei non ha avuto un trascorso facile ma... dovrà pazientare ancora un po´. Alla festa di capodanno sembrava particolarmente interessata ai miei episodi rissosi in quelle stupide discoteche e club di Calgary... qualcosa mi dice che le si aprirà un mondo.
Sto prendendo delle pseudolezioni di tastiera con un software su questo aggeggio. Vorrei fare una sorpresa ad Emily quando saremo tornate su...
Oggi andrò a Chicago da lei... non vedo l´ora.
Il potere che hanno un paio di parole di cambiarti la giornata.
Di freddo poco... se non i miei modi, che mi aiutano a sopravvivere... di fame... tanta.
E non solo di hot dog.
You are the bearer of unconditional things
You held your breath and the door for me
Thanks for your patience…
SEGUE....
You, you who smiled when you´re in pain
You who soldiered through the profane
They were distracted and shut down
So why, why would you talk to me at all
Such words were dishonorable and in vain
Their promise as solid as a fog
And where was your watchman then
Lei dorme. Io sono ancora troppo piena di emozioni, vita. Una serata incandescente... a momenti c´era da prenderle. Letteralmente.
Immagina, caro diario, computer o qualunque cosa tu sia davvero. Ti presenti in un posto nuovo, aspettando di passare del tempo con la tua persona speciale e la ritrovi a darsele di santa ragione con un´energumena. Mi è salito l´orso. Il sangue mi ribolliva nelle vene, a costo di prenderla in quel marasma, dovevo proteggere... non che lei ne abbia bisogno ma... provate a fermare un orso che difende ciò che è suo.
Mi ha fermato una sorta di contrabbandiere/recinto... che ha avuto il buon senso di spiegarmi cosa accadesse.
E niente... lì funziona così. Un regolamento di conti, una lotta egemonica continua. L´ho accettato, anche se vedere Emily coperta di sangue non è stato piacevole. Fortunatamente, vuoi per sangue freddo, vuoi per senso di opportunità, ho aspettato ed è finito più o meno presto. Maledetti yankee. Voi e le vostre usanze. Finito come se nulla fosse accaduto... oh no, queste cose da noi funzionavano in modo nettamente diverso. E´ stato però imprevedibile... vivo, autentico. Questo ce l´ha in comune col mio vecchio posto.
Ma cosa importa? Si è accoccolata su di me poco dopo, chiudeva gli occhi... protetta. I´ve never felt this way before.
Mi è già capitato di dover gestire belve che lottano, nella vita precedente, chiamiamola così. I momenti di fuoco sono fantastici per carità... ma nulla a che vedere con questo, quando si accoccola al riparo tra le mie mani che hanno tritato i ghiacci del Great White North, scacciato orsi, lottato per qualcosa in cui credevo. Impagabile.
Questo però è stato di gran lunga il più bell´intervento di sheltering della mia vita. E ci sarò ancora... the Guard stands still. Ho promesso... ho uno scopo. Un compito... e lo adoro. Aiuto a non pensare, le permetto di essere umana, scoprirsi... e tutto ciò è fantastico. Amo questa versione di lei... e l´altra, e l´altra ancora.
E in quella frase che non ha voluto completare, si nasconde quel qualcosa che ci fa paura definire e pronunciare... che abbiamo capito e realizzato entrambe.
I´ll be your keeper for life as your guardian
I´ll be your warrior of care, your first warden
I´ll be your angel on call, I´ll be on demand
The greatest honor of all as your guardian
You, you in the chaos feigning sane
You who has pushed beyond what´s humane
Them as the ghostly tumbleweed
WHAT A BEAUTIFUL TIME TO BE ALIVE
Buonanotte computer.