Diari Personali

Ogni personaggio del gioco può scrivere il proprio diario, puoi leggerlo e conoscere la sua crescita, ma ricordati che ON GAME non puoi sapere cosa ha scritto!

DIARIO PERSONALE DI LIAM DUDLEY SMITH

Data Stellare 25.07.2267

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Che cosa sappiamo:

Disgregatore significa praticamente “non phaser”,disgregatore sta a phaser come barbaro sta a romano: anch’essi emettono nadioni, tuttavia l’effetto sul bersaglio è diverso da quello di un phaser, in particolare, per tutti i tipi di disgregatori, sono riportati effetti più rozzi e meno controllabili di quelli di un phaser che risultano in ferite o morte del bersaglio, sebbene siano riportati settaggi “non letali” questi non sono esenti da lesioni sull’area d’impatto.
In particolare, i disgregatori klingon, anche detti “disgregatori in fase” (“phased disruptor”) sono, come tutte le armi a raggi di particelle, in grado di vaporizzare il bersaglio a settaggi di energia elevati, tuttavia sono anche in grado di limitare il proprio effetto a ferimenti di varia entità.
Un colpo di disgregatore klingon lascia una traccia latente di Adroni e Ioni . 
Un disgregatore Klingon è inoltre dotato di una lama a doppio taglio in stile baionetta protendente da sotto l’emettitore, inoltre presenta una punta affilata sul calcio. Utilizzano una power cell per alimentarsi . Almeno nella variante fucile (ma probabilmente anche nella variante pistola) è presente una spira a induzione che può bruciarsi impedendo il funzionamento dell´arma.
 
 https://memory-alpha.fandom.com/wiki/Disruptor
https://memory-alpha.fandom.com/wiki/Nadion
https://memory-alpha.fandom.com/wiki/Klingon_disruptor
https://memory-alpha.fandom.com/wiki/Hadron
 https://memory-alpha.fandom.com/wiki/Power_cell
 https://memory-alpha.fandom.com/wiki/Disruptor_rifle

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LA PISTOLA DISGREGATRICE KLINGON

Link ImmagineDISGREGATORE KLINGON DELLE DIMENSIONI DI UNA PISTOLA PHASER
Aspetto esteriore

Ad un esame esterno la pistola disgregatrice Klingon si presenta più voluminosa della pistola phaser standard in dotazione alla federazione, proprietà che si riflette anche in un peso maggiore dell´arma, tuttavia la canna e l´emettitore sono di dimensioni comparabili a quelle di un phaser.

Contribuiscono alla maggiore lunghezza dell´arma la baionetta e la configurazione del calcio: si tratta, rispettivamente, di una lama affilata a doppio taglio protendente dalla parte inferiore della canna della pistola e di un calcio che descrive un angolo di 135° con l´emettitore e la canna dell´arma. Inoltre la parte terminale del calcio è sagomata per terminare con una punta. Queste particolarità rendono il disgregatore Klingon un´arma efficace sia a distanza che in mischia, allineandosi perfettamente con la dottrina Klingon che predilige il combattimento corpo a corpo alle lunghe sparatorie.

Il corpo è costituito integralmente da una lega metallica, cosa che conferisce stabilità ed una certa precisione al disgregatore, si nota sulla parte superiore dell´arma l´alloggiamento per la batteria in prossimità del mirino dell´arma stessa.

Funzionamento

Smontando la parte superiore della pistola disgregatrice Klingon si va a rivelarne la sua componentistica interna, trovando che si tratta di un arma più rozza ma al contempo molto più semplice da fabbricare e da mantenere del phaser standard in dotazione alla flotta stellare. Come nel phaser la produzione dei nadioni è data dal passaggio di un plasma attraverso un cristallo emettitore, la principale differenza sta nell´utilizzo di materiali più grezzi per la generazione dell´impulso di particelle che compone il colpo stesso.

L´azione dell´arma prende energia dalla power cell in dotazione alla pistola, ed è composta in questo modo: una spira di induzione utilizzata per la produzione del plasma ad alta energia a partire dalle particelle presenti nella camera del disgregatore e per la loro successiva accelerazione verso il cristallo emettitore. Questo, utilizzando un meccanismo comparabile a quello che avviene nei cristalli di fushigi-no-umi, converte parte dell´energia del plasma in un impulso di nadioni, che, assieme al plasma residuo, vengono espulsi dal´arma lungo la parte finale della canna. Qui è presente un sistema di accelerazione del plasma (magnetico) in modo da non far separare la parte di plasma dalla parte di nadioni.

In particolare, i cristalli emettitori Klingon sono meno puri di quelli utilizzati nella federazione, presentando difetti ed impurità che indicano un livello parziale di raffinazione. La conseguenza diretta di questa scelta è una diminuita efficienza di produzioni di nadioni: se nei phaser federali questa è quasi perfetta, nei disgregatori klingon questa è molto più bassa. Il risultato è l´espulsione di un colpo arricchito di plasma ad alta energia, che va a aggiungere effetti distruttivi a quelli dell´impulso di nadioni.

Effetti sul bersaglio e identificazione della weapon signature

Un vantaggio dell´espulsione di plasma ad alta energia è quello di rendere il colpo del distruttore Klingon più penetrante nei confronti di barriere fisiche rispetto al colpo del phaser federale, tuttavia questo significa anche che in un mezzo denso come un atmosfera planetaria, o all´interno di una nave spaziale, il colpo risulta meno accurato sui lunghi raggi. Al contempo la scarica di plasma può vaporizzare localmente i tessuti organici con la quale viene a contatto. 

Un colpo dell´arma lascia alle sue spalle una traccia di nadioni, similmente ad un colpo di phaser federale, tuttavia è possibile distinguere fra le tracce lasciate dalle le due armi se si effettuano analisi sufficientemente a ridosso dell´esplosione del colpo. Infatti la weapon signature del disgregatore Klingon è caratterizzata dalla presenza di adroni e ioni residui: i primi sono il residuo della scarica di plasma, mentre i secondi sono il prodotto dell´interazione della scarica di plasma con la materia del bersaglio.

In particolare una tipica weapon signature per un arma Klingon è:
 - Concentrazione di Adroni: 147 ppm (parti per milione)
 - Avanzo particellare: 0128
 - Traccia ionica: 569 cpm (conteggi per minuto)
 - Residuo atmosferico: 208 
 - Rapporto ENC: 4 ppm

Guasti più comuni e manutenzione
La componente più debole dell´arma è la spirale di induzione, questa, infatti, rimane esposta al plasma generato per un periodo di tempo relativamente lungo. L´effetto di questa esposizione è l´erosione e l´ossidazione de materiale della spira, che, dopo un elevato numero di cicli di utilizzo, tende a cedere, venendo "bruciata" per effetto Joule quando le impurità di ossido raggiungono una concentrazione sufficientemente alta. Questo tipo di guasto è l´unico che può essere facilmente riparato con l´ausilio di attrezzature di officina, in quanto la fabbricazione di una spira di induzione è piuttosto semplice e la camera che la alloggia è facilmente accessibile dal retro della canna.

La sostituzione delle batterie è più complessa in quanto gli standard Klingon sono diversi da quelli federali, mentre la sostituzione del cristallo emettitore è impossibile a bordo di una nave federale a meno di non averne un altro di produzione Klingon.

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