DIARIO PERSONALE DI EMILY GALLAGHER
Data Stellare 27.06.2267
-Disclaimer-
Questa giocata e altre simili verranno narrate qui in quanto non giocabili nel contesto del gioco di ruolo solo come controparte narrativa in quanto Gallagher e Schneider sono mosse dallo stesso player.
-Fine Disclaimer-
00:28 Gallagher correa più non posso verso lo studio di schneider, quindi ci picchia contro bussando
più volte>
00:29 Schneider <alzalo sguardo repentinamente avvicinandosi alla porta> ma cos..avanti!
00:32 Gallagher < entra quasi qualcuno ce l´avesse spinta a pedate,prende aria male,alza lo sguardo su schneider scoppiando a piangere a dirotto> fermami...fermami!
Schneider <dischiudele labbra facendo un espressione dispiaciutissima> Emily...<le va
incontro cercando di sollevarla> calma...ho capito, sta calma..non piangere..<tenta di tranquilizzarla accarezzandole i capelli e abbracciandola>
Gallagher non lo sopporto più, perchè non mi ha ucciso e basta..perchè non sono morta e
basta! <urla rannicchiandosi> fallo smettere...fallo smettere..
Schneider Non lo so, forse Perché a suo modo è stato clemente e perché nessuno qui vuole vederti morta, forse te le suonerebbero ma da viva rendi meglio,scema…<le stropiccia i capelli> calmati ora..andrà tutto bene, rimetteremo tutto a posto.
Gallagher Non c’è nulla a posto, vedi? Non ci sono riuscita..<scuote il capo> faccio solo emerite cavolate, faccio soffrire tutti <si siede a terra dando le spalle al divano> Sta cosa delle relazioni è una grande presa per ifondelli, te lo avevo detto!
Schneider Emily, si è vero, fa male..<annuisce> la prima volta è sempre così solo che tu ci sei arrivata tardi rispetto agli altri,vuoi finalmente dirmi cosa è successo, ora che ti sei infilata qui di tua spontanea volontà? Ho aspettato per mesi che venissi, <inspira> Non sei più una cadetta da rincorrere, ti rendi conto di questo?
Gallagher: <inspira annuendo> Si, lo so…ho dato per scontato che tu ci saresti stata, ho dimenticato che non posso più permettermi le cappellate dell’accademia..<la guarda> è colpa mia…io non l’amo più, forse non l’ho mai amata forse non so manco che ca**o significa amare qualcuno perché altrimenti non avrei combinato tutto quello che ho combinato..<si strofina elegantemete il moccolo con la manica dell’uniforme> o forse ora lo so…ma non è lei <tira su con il naso> Vaffanc***o, vaffan***o!! stavo meglio prima! Mi sono fatta fregare!<sbotta>
Schneider <prende il dispenser delle salviette e gliene passa una, guardandola tra il serio e il divertito> ancora smoccoli? Sull’uniforme da tenente? <inclina il capo,parlandole con tono dolce> Chi non è in grado di provare amore non prova nemmeno dolore o impulsi autodistruttivi…<le spiega> Ti capitano sempre quando perdi il controllo,
i punti di riferimento…ricordi il primo anno in accademia?
So che sono successe molte cose anche qui…non ti ho mai forzato ma Ora…Ora Emily è ora di iniziare a comportarsi da adulti..<la guarda> gli adulti ammettono i loro errori, se ne prendono la lezione e vanno avanti…anche quando
fa male, anche quando non rimane nulla, si va avanti e si cresce.
Lo sai tanto che ho parlato con Asuna, lo sai perché tu l’hai mandata qui, ti sei presa cura di lei, hai voluto il suo bene…Non ci credo che non hai capito nulla di nulla, forse è il caso di affrontare alcune cose.<si siede a terra
accanto a lei, si poggia anche lei sul divano> E non smoccolare nel mio studio…<le riporge il dispenser> Tirale fuori ora Emily o continuerai sempre peggio e questi gradi, questo incarico, tutto quello che a fatica ti sei guadagnata e non perché sei più cretina degli altri…te li giocherai seriamente.
Gallagher <siasciuga le lacrime tentando di calmarsi,prende due salviette e si asciuga il moccolo> Non voglio girarci attorno…stavolta non vincerà lui e le sue turbe mentali con cui ha rovinato me e mia madre e messo al mondo un altro figlio di nessuno per aumentare la schiera degli eredi!
E’ iniziato tutto li <racconta guardando il muro> Durante quella missione, quando mio padre ha tentato di evadere e mi ha pugnalato…<singhiozza un po> Io gliel’avevo detto..” Asuna non diventare come lui, non farti
trascinare, non farti portare all’estremo, perché lui lo fa…ti porta all’estremo,qualsiasi cosa accada, stammi vicino “ <ripete piano le parole> e no! No! Perché la Guerriera Sailor di sta cionfola doveva fare il vendicatore! Doveva uccidere…<la guarda> uccidere…sempre e solo uccidere.. ha puntato un coltello alla gola di Noel e per un attimo ho avuto paura che gliela tagliasse, solo per vendetta cieca verso quello che mi aveva fatto…ha puntato il coltello alla gola di un bambino di dieci anni, di mio fratello! <sbotta> C’erano mille stro**i da prendere in ostaggio! Avrebbe potuto minacciare quella battona da due soldi di Chanel ! no! Mio fratello! Non lo avrebbe fatto? Era una tattica? Stigranca**i!
l’ha fatto!
Io stavo a pezzi, per giorni ho solo desiderato di crepare, Viktoria! Quel coltello continuava ad entrarmi nelle budella perché lei glielo spingeva ogni giorno trovando normale quello che aveva fatto! E sono andata avanti, con lei, con Noèl, chiedendomi di continuo come dovevo fare a crescere un bambino di dieci anni figlio di un criminale che voleva traviare anche lui quando non ero nemmeno in grado di badare a me!<scuote il capo >Faccio in tempo a riprendermi, faccio in tempo a veder migliorare le cose…a ritrovare un equilibrio e come nelle più cagose serie Crime torno a casa e trovo la” foto ricordo dell’omicidio!” <pronuncia questa frase con molta rabbia e sarcasmo> e anche li tutto doveva andare avanti come sempre, ero io a non capire, perché IO devo capire, perché se non capisco IO che sono la figlia di un assassino, ladro, figlio di putt***a, allora CHI può capire? E ricominciamo
da capo, ho tentato di farle capire che doveva tirare fuori questa storia…lo so che vi siete parlate, è inutile
nascondersi dietro ad un dito…<si risoffia il naso> Non sono mai andata tanto lontano…<le lacrime scendono> non son mai andata lontano da quello che sono..non sarò mai altro se non un adolescente cresciuta con espedienti criminali
e violenza, da li è tornata la voglia di distruggere tutto…perché tanto tutto era come prima. Almeno qui non devo fare a botte anche solo per la cena…<china il capo > o perché a qualcuno gira male e vuole sfogarsi. La sbobba della
mensa è pure decente.<si copre gli occhi rimanendo in silenzio>
Schneider <la ascolta lasciandola sfogare> Le hai detto tutte queste cose? Le hai detto come ti sentivi? Non giudicherò nessuno <esordisce> potrei dirti che purtroppo ha sbagliato, che sicuramente avrebbe dovuto pensare a come tu stavi e a quello che sentivi piuttosto che dare per scontato che rabbia e vendetta potessero essere la norma <sospira e scuote il capo> ma sarebbe solo la lezione impartita da un piedistallo, un piedistallo che per la posizione neutrale che io sono tenuta ad avere, non mi posso permettere.
In una storia, qualsiasi storia, si è in due…tienilo sempre a mente per il futuro, è un dare e un avere, una reciprocità, ma ognuno ci mette dentro quello che è, le sue esperienze, il suo passato…accade ed è inevitabile.
In una vita come la nostra forse i nodi vengono al pettine prima, Tu non hai retto, lei è crollata. <parla sempre con molta calma> Lei viveva per te, solo per te…non ha capito che ti ha demolito, amore e insicurezza sono un mix
letale, tu non potevi supportarla perché non ne sei capace…Emily,Tu non potevi gestire questo carico eccessivo, diciamolo pure…e quindi BOOM, fine.
A Ciascuna il suo ruolo nella fine..<inclina appena il capo, sussurrandole> può succedere che le storie finiscano, non è un fallimento, si può imparare cosa vogliamo e cosa no. Tu, ora devi essere sincera però.<pausa>E’ tutto qui? <attenta alla sua risposta, il tono non è duro ne indagatorio ma preciso nel suo essere comunque delicato>
Gallagher Si si..certo che gliel’ho detto..<mormora,quindi a quella domanda rimane in silenzio, tombale>
Schneider Possiamo rimanere qui fino a domani, dopodomani, anche sabato..<risponde> Tira fuori, ti sei tradita all’inizio…” o forse si, ma non è lei” <ripete> non ti chiedo il nome, non voglio girare per la nave dovendo abbassare lo sguardo come facevo in accademia quando spezzavi il cuore a tre cadette alla settimana…questo
non è un campus, ho altro di cui occuparmi…le beghe adolescenziali non hanno posto su una nave stellare,sparala ora e togliti quel tappo dalla bocca…dimmi cosa è successo..<scandendo ogni parola>
Gallagher <rimane in profondo silenzio per almeno due minuti netti> Era una cotta scema, una cosa da bambine…di quando ero cadetta, doveva essere solo questo <inspira> l’ho sentita crescere ogni giorno, mese dopo mese….<la guarda> più mi allontanavo da Asuna, più cresceva e non c’è mai stato modo di fermarla.
Non corrisponderà mai, ha altro per la testa ed è giusto ma…<socchiude gli occhi inspirando> quello che provo
esiste lo stesso, non va via, vorrei tanto ma non va via. E’ troppo…<guarda la psicologa> e senza senso perché non c’è nulla eppure è dentro di me. Perché?
Schneider L’amore non si studia in psicologia sai? Non come tu pensi che sia, perché non c’è una risposta, so che tu la vorresti per essere in pace con te stessa…per avere la soluzione ma questa pace non posso dartela io, io posso solo dire che succede, forse è un gran casino ma succede, qualsiasi cosa Cresce nel tempo e diventa più forte anche se tutto rema contro anche se hai una storia , bhe è solo da difendere e capire se vale la pena giocarsi tutto per affrontarla… <sorride tenue> Hai avuto la tua risposta comunque…Qualcosa è morto mentre qualcos’altro diventava più forte, non è vero che non sai amare, hai solo paura di direzionarlo verso il bersaglio giusto, come quando lanci i siluri.<le stropiccia i capelli> Puoi vincere, puoi perdere o negoziare con il nemico. Sei tu il tattico, mi fido di
te <occhiolino> ma…sai bene che dobbiamo affrontare tutto, non puoi uscire da quella porta e fare finta di nulla, mi aspetto che tu torni e ti comporti dall’adulto che sei….Tenente..<sottolinea il grado.> Due giorni di
licenza per crollo nervoso e stress post-traumatico..<dice quindi prendendo il D-note> colpa della missione…<la fissa> una seduta a settimana…e niente più cavolate. E’ un ordine.
Gallagher Ho già perso…<la informa> e ho patteggiato un equilibrio..non sono cosi stupida ma ora so che quella cosa ha un nome…Non si può stare con una persona se scopri che ci sono sentimenti per un´altra no? Questo è da stro**i
più che spezzare il cuore alle tue compagne di corso, giusto? <sembra chiedere conferma> Okkey, okkey…vengo..<inspira> ma di notte, quando non c’è nessuno! Un Gallagher dallo strizzacervelli…<borbotta>
Schneider ah! Si dica mai che Emily Gallagher mi tormenta da quando era una cadetta! <alza le mani> la tua reputazione è salva…tranquilla..<segna alcune cose nel D-note> si Emily quello è da…<pausa> Str**i, vatti a fare una
doccia e riposa, informo l’infermeria della licenza e domattina passo a vedere come stai, fila su…<le fa cenno di andare> ce la farai…non sei sola <le mormora poi>
Gallagher Grazie..e...<sospira come se stesse dicendo qualcosa che le costa moltissimo> scusa..<abbassa il capo, quindi annuisce e si alza, andando verso il suo alloggio>