INTERPRETARE UN PERSONAGGIO - PUNTATA 2 – BELLO E IMPOSSIBILE
25-11-2020
Quando si pensa a come costruire la storia e il carattere di un personaggio, è del tutto naturale immaginarlo come un individuo a suo modo speciale. Che sia un eroe, un impavido avventuriero dello spazio, un geniale medico o scienziato, un risolutivo ingegnere o un brillante informatico, tutti siamo tentati dall’idea di creare, più che un personaggio, un protagonista. Sembra una differenza di poco conto, ma non lo è: in un gioco di ruolo, a maggior ragione in quelli via chat, che sono per loro natura interattivi e veloci, non dovrebbero mai esserci protagonisti.
Il motivo è semplice: assieme a noi giocano anche altre persone, ciascuna delle quali muove un proprio personaggio. Una nave di protagonisti, sarebbe assai difficile da gestire!
In questo, però, lo stesso Star Trek ci viene in aiuto. Pensate alla vostra serie TV di Star Trek preferita. Ad esempio Voyager o Star Trek The Next Generation, per citare le più popolari. Possiamo davvero affermare che ci sia in quelle serie un protagonista? Forse, se dovessimo proprio trovarne uno, sarebbe l’equipaggio, nel suo insieme, formato da tante personalità, doti e talenti, caratteri e inclinazioni. Ecco, nel delineare il personaggio, pensate ad un elemento di un equipaggio che, da solo, non può risolvere tutti i problemi ma che, nel gruppo, occupa una posizione ben precisa, contribuisce a suo modo – in modo anzi importante e prezioso - allo svolgimento delle missioni e al dipanarsi delle trame delle avventure.
Del resto, i personaggi onnipotenti e troppo perfetti finiscono col diventare prevedibili e noiosi, sia da interpretare che da leggere.
Ovviamente, questo non significa cadere nell’eccesso opposto, finendo per interpretare un personaggio improbabile, fuori contesto, sfortunatissimo e incapace. E’ pur sempre un individuo che ha superato un duro addestramento, per appartenere alla Flotta Stellare, quindi ha capacità psicofisiche almeno sufficienti per poter ricoprire il suo ruolo, senza troppe difficoltà.
Sta a voi condirlo con qualche chicca, qualche debolezza interessante o qualche particolare virtù che lo rendano ancora più vero. Un esempio? Potrebbe aver paura dei ragni! Oppure avere una passione smodata per i dolciumi. Oppure essere dannatamente timido con le persone che gli interessano sentimentalmente. Oppure, ancora, essere fissato con l’ordine, il metodo, la pulizia…
Al contempo, trovategli anche delle virtù, delle qualità, delle doti, che lo rendano, davvero, speciale. Ad esempio, può essere coraggioso e disposto a sacrificare se stesso per i compagni in pericolo. Oppure può essere protettivo nei confronti delle persone che ama. Oppure può essere un vero geniaccio in uno specifico ambito di conoscenze, pratiche o teoriche, su cui è più ferrato. O, ancora, può essere un campione nelle arti marziali o un cultore dell’allenamento sportivo. E così via…
Scegliete senza esagerare e rimanendo coerenti alle caratteristiche del personaggio nel suo insieme. Anche per vizi e virtù vale quanto s’è detto per la storia del personaggio: in molti casi, compariranno, affioreranno da soli, man mano che comincerete ad interpretarlo, perché in fondo, anche per i personaggi, le qualità e i difetti si dimostrano reagendo alle situazioni che accadono e non tutto può essere previsto in anticipo. Non sarebbe neppure così divertente, del resto, togliervi il gusto di scoprire quel che il vostro personaggio è in grado di dimostrare e di diventare, col tempo!
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